Il sudore regola la temperatura corporea e mantiene l’equilibrio dei sali minerali. La sua composizione varia in base a condizioni ambientali e stato di salute.
Come funziona la sudorazione
Il corpo umano possiede tra i due e i quattro milioni di ghiandole sudoripare, distribuite soprattutto su fronte, cuoio capelluto, ascelle, mani e piedi. Il sudore è composto per la maggior parte da acqua ed è leggermente salato: contiene sodio, cloro, potassio e magnesio in quantità variabili.
Quando evapora dalla pelle, disperde calore: per ogni litro eliminato, l’organismo rilascia circa 580 kcal. In condizioni estreme, una persona acclimatata può arrivare a perdere fino a sei litri di sudore all’ora.
Termoregolazione e adattamento
L’efficacia del sudore dipende dall’ambiente: funziona al meglio in climi caldi e secchi, mentre l’umidità elevata ne limita l’evaporazione. Per questo indumenti leggeri, larghi e di tessuti naturali come lino o cotone favoriscono la dispersione del calore, al contrario dei materiali sintetici che ostacolano la traspirazione.
Quando la perdita di liquidi è elevata, l’organismo attiva meccanismi di difesa: aumenta lo stimolo della sete, incrementa la produzione di vasopressina (per trattenere acqua a livello renale) e di aldosterone (per favorire il riassorbimento del sodio).
Quando la sudorazione cambia
Non solo il caldo influenza la quantità di sudore. Alcune condizioni possono aumentarla, come ipertiroidismo, obesità, ansia, menopausa e squilibri ormonali. In medicina si distinguono diversi tipi di sudorazione: iperidrosi (eccessiva), bromidrosi (accompagnata da cattivo odore), cromidrosi (colorata) ed efidrosi (localizzata su un lato del corpo).