Il potassio è fondamentale per cuore, muscoli e sistema nervoso. Carenze o eccessi possono avere conseguenze gravi e richiedono attenzione medica.
A cosa serve il potassio
Il potassio è un minerale indispensabile per l’organismo e appartiene alla categoria degli elettroliti, cioè sostanze capaci di condurre impulsi elettrici. Partecipa al controllo della pressione arteriosa, al bilancio dei liquidi, alla contrazione muscolare e alla trasmissione nervosa.
La maggior parte del potassio è contenuta all’interno delle cellule, mentre nel sangue la sua concentrazione deve restare entro limiti molto precisi. Uno squilibrio può infatti causare disturbi seri, dalle aritmie cardiache fino all’arresto cardiaco.
Il corpo non è in grado di produrre questo minerale: deve quindi essere introdotto ogni giorno con la dieta e bilanciato dai reni, che lo eliminano o lo trattengono in base alle necessità.
Ipokaliemia: quando il potassio è troppo basso
L’ipokaliemia si verifica quando i livelli nel sangue scendono sotto i 3,5 mmol/L. Le cause principali sono vomito prolungato, diarrea, uso di diuretici e in alcuni casi malnutrizione o eccessiva sudorazione.
Una lieve riduzione può non dare sintomi, ma carenze più importanti provocano debolezza, crampi, stanchezza, palpitazioni e stitichezza. Nei casi gravi possono comparire paralisi o gravi aritmie.
Il trattamento varia in base alla gravità: nelle forme lievi basta aumentare l’apporto con alimenti ricchi di potassio o con integratori orali. Nei casi più seri, invece, è necessario il ricovero ospedaliero con reintegrazione tramite flebo e monitoraggio continuo della funzione cardiaca.
Iperkaliemia: quando il potassio è troppo alto
L’iperkaliemia si verifica con valori superiori a 5 mmol/L. Spesso non dà sintomi evidenti, ma può causare alterazioni del ritmo cardiaco fino al collasso.
Le cause principali sono malattie renali, farmaci che ostacolano l’eliminazione del potassio, traumi o ustioni estese, ma anche un eccesso di integratori. Nei casi lievi è sufficiente ridurre l’apporto di alimenti ricchi di potassio o sospendere i farmaci coinvolti. Le forme più gravi richiedono trattamenti rapidi, come la somministrazione di insulina e glucosio o, se necessario, la dialisi.
Alimenti ricchi di potassio
In Italia l’apporto medio di potassio è in linea con i fabbisogni giornalieri (circa 3,2 g). Le fonti principali sono frutta e verdura: banane, albicocche, spinaci, patate, fagioli e piselli. Anche pesci come salmone e merluzzo, carni fresche, latte e yogurt ne contengono quantità significative.
Un’alimentazione ricca di vegetali freschi e povera di prodotti industriali aiuta a mantenere il giusto equilibrio tra potassio e sodio, fondamentale per la salute cardiovascolare.