Bere durante i pasti: mito o abitudine salutare?

L’acqua è essenziale per il benessere dell’organismo. Ma è davvero sbagliato berla mentre si mangia o si tratta di un falso mito?

L’acqua e il processo digestivo

L’acqua non ha calorie e, se consumata correttamente, può persino favorire il controllo del peso. Bere due bicchieri prima di pranzo stimola la sensazione di sazietà e riduce l’appetito. La sua funzione depurativa contribuisce inoltre a eliminare tossine accumulate a causa di stress, dieta squilibrata o esposizione a sostanze nocive. Alcuni temono che l’acqua assunta durante i pasti diluisca i succhi gastrici e rallenti la digestione, ma un’alimentazione ricca di frutta e verdura garantisce già un apporto idrico naturale. In assenza di controindicazioni, bere moderatamente a tavola non compromette la funzionalità digestiva.

Quando evitare e quando invece è utile

Un consumo eccessivo di acqua a tavola può appesantire lo stomaco, ma privarsene del tutto non è consigliabile. Se durante la giornata non si è bevuto abbastanza, è meglio idratarsi anche durante il pasto piuttosto che restare a secco. L’importante è distribuire l’assunzione idrica in più momenti, evitando di concentrare grandi quantità in un’unica occasione: ciò ridurrebbe l’efficacia dell’assorbimento, aumentando la diuresi senza apportare reali benefici.

Il momento migliore per idratarsi

Gli esperti concordano sul fatto che l’acqua andrebbe assunta in modo costante durante la giornata. È particolarmente utile al risveglio, per riattivare l’organismo, prima dell’attività fisica o in condizioni di sudorazione eccessiva. Anche in viaggio o in ambienti molto secchi, come gli aerei, bere con regolarità aiuta a prevenire la disidratazione. In definitiva, la scelta non è tra bere o non bere ai pasti, ma su come integrare l’acqua nella routine quotidiana in modo equilibrato e funzionale.