Proteine animali o vegetali? La scienza ribalta il dibattito

Le proteine restano fondamentali per muscoli e sviluppo, ma la ricerca mostra che la longevità è più legata a una dieta prevalentemente vegetale.

Muscoli: questione di quantità, non di fonte

Per anni si è ritenuto che le proteine animali fossero superiori grazie alla loro completezza in amminoacidi essenziali e alla migliore biodisponibilità. Tuttavia, gli studi dimostrano che a fare davvero la differenza è il soddisfacimento del fabbisogno giornaliero di amminoacidi, indipendentemente dalla fonte. Chi segue una dieta vegetale può raggiungere lo stesso risultato combinando legumi, cereali integrali, semi e frutta secca.

Longevità: il vantaggio delle proteine vegetali

Un’analisi pubblicata su Nature Communications ha evidenziato che le popolazioni che consumano più proteine vegetali – da legumi, cereali integrali, soia e frutta secca – vivono più a lungo e meglio. Il beneficio sembra dipendere non tanto dalle proteine in sé, quanto dall’apporto complessivo di fibre, antiossidanti e dalla minore presenza di grassi saturi e composti nocivi tipici delle carni lavorate. Al contrario, un eccesso di carne rossa e processata è associato a un aumento del rischio cardiovascolare, metabolico e oncologico.

Infanzia: il ruolo delle proteine animali

La prospettiva cambia nei primi anni di vita. Le ricerche mostrano che nei bambini sotto i cinque anni le proteine animali di buona qualità (carni magre, pesce, latticini freschi) contribuiscono a ridurre la mortalità infantile e a sostenere la crescita. Questo perché apportano tutti gli amminoacidi essenziali in modo diretto, fondamentali per lo sviluppo fisico e cognitivo.