La composizione corporea rivela molto più del semplice peso: consente di valutare rischi per la salute, monitorare cambiamenti e ottimizzare le prestazioni sportive.
Cos’è la composizione corporea
La valutazione della composizione corporea non si limita al numero indicato dalla bilancia. Analizza i diversi componenti del corpo – come massa grassa, acqua, ossa e muscoli – e viene applicata in medicina, antropologia, ergonomia e sport.
Il livello più utilizzato in ambito clinico e atletico è quello molecolare, che distingue tra massa grassa e massa magra. Questo approccio permette di individuare squilibri, monitorare i cambiamenti durante crescita e invecchiamento, e stimare il peso corporeo ideale di una persona.
A cosa serve la valutazione
Misurare la composizione corporea consente di identificare i rischi associati a grasso eccessivo, soprattutto a livello addominale, o a livelli troppo bassi di tessuto adiposo. È uno strumento utile anche per seguire l’andamento di malattie, valutare l’efficacia di una dieta o di un programma di esercizio, e controllare i cambiamenti dovuti a stili di vita differenti.
Terminologia e modelli
Nel linguaggio tecnico si distinguono tre concetti principali:
- FM (fat mass): la massa grassa totale.
- FFM (fat free mass): la massa magra priva di grasso, che comprende ossa, muscoli, acqua e organi.
- LBM (lean body mass): la massa magra comprensiva anche dei lipidi essenziali.
Per semplificare l’analisi, il modello più diffuso è quello a due compartimenti (massa grassa + massa magra), mentre quello a quattro compartimenti aggiunge acqua, ossa e componenti residue, offrendo un quadro ancora più dettagliato.