Fino a poco tempo fa l’intolleranza al gultine, la celiachia, era considerata una patologia rara che prevalentemente colpiva i bambini. Secondo gli ultimi dati, invece, a soffrirne è una persona su 250; le donne sono più a rischio di svilupparla. La buona notizia è che con un po’ di accortezza si può condurre una vita normale. Il glutine lo si trova in molti grani che abitualmente consumiamo: il frumento, l’orzo, la segale. Quando si soffre di celiachia ad essere interessati sono i villi intestinali che hanno il compito di trasportare ciò che mangiamo da un punto ad un’altro.
Quando si soffre di celiachia compaiono sintomi specifici: depressione, convulsioni, intorpidimento delle estremità, dolori articolari, afte, eruzioni cutanee, prurito comunemente noto come “dermatite erpetiforme”. Qualche volta la celiachia può essere causa di anemia sideropenica e perdita di tessuto osseo.
Intolleranza al glutine, consigli sulla celiachia
I sintomi avvertiti dalle donne sono diversi da quelli degli uomini. Le prime sono più predisposte a sviluppare una carenza di ferro, i secondi manifestano scarso peso, dispepsia, dermatite. Non sono rari i casi in cui invece che di anemia i soggetti celiaci sviluppano una forma di emocromatosi, ovvero un assorbimento eccessivo di ferro che, peraltro, ha sintomi molto simili: dolore addominale, affaticamento, mancanza di energie, perdita di capelli, dolori articolari. Solo un esame del sangue ed ecocardiogramma possono diagnosticare la malattia.
Le donne celiache che portano avanti una gravidanza possono correre dei rischi; il primo è di dare alla luce un bambino di basso peso, prematuro, molto spesso si vede necessario un taglio cesareo. L’unica terapia consiste nell’adottare una dieta priva di glutine eliminando quindi frumento, orzo, segale che possono essere presenti anche in alimenti insospettabili come, per esempio, i dadi da brodo o le patatine fritte. Obbligatorio è il parere del medico e, di seguito, di un dietista che provvederà a mettere a punto una dieta adatta ad ogni singolo caso.
I SINTOMI DELL’INTOLLERANZA AL GLUTINE
Quando si è intolleranti al glutine spesso si provano dei sintomi specifici che dovrebbero portarci a fare indagini più approfondite. Ecco i principali:
L’INTESTINO: il gonfiore addominale, la diarrea, una presenza eccessiva di gas nello stomaco, la stipsi devono far pensare ad una intolleranza, specie quando scompaiono dopo aver eliminato alcuni cibi dalla nostra dieta.
LA FATICA: spesso chi è intollerante al glutine, dopo aver consumato cibi che lo contengono, accusa stanchezza.
EMICRANIA: consumare glutine quando si è intolleranti può avere come sintomo l’emicrania. Un recente studio ha dimostrato che la maggior parte dei soggetti intolleranti al glutine presentavano infiammazione al sistema nervoso.
IL COMPORTAMENTO: lo stress, l’ansia generalizzata, la depressione o il continuo alternarsi di stati d’animo diversi deve far pensare ad una intolleranza.
LA CHERATOSI: la pelle arrossata spesso è un sintomo di intolleranza al glutine. Il motivo è da ricercare in uno scarso assorbimento di vitamina A e di acidi grassi
LA FIBROMIALGIA: il dolore persistente può essere la spia di intolleranza, specie se scompare dopo aver eliminato il glutine dalla dieta.
IL GONFIORE: il gonfiore alle articolazioni, alle ginocchia e alle dita in particolare può essere spia di intolleranza.
