Cellulite: gli esercizi e l’alimentazione che fanno davvero la differenza

Allenamento mirato e dieta equilibrata sono i due strumenti principali per contrastare la cellulite. Niente miti: serve costanza tra sala pesi e tavola.

Attività fisica e falsi miti

Si pensa spesso che l’acido lattico peggiori la cellulite, ma non esistono prove scientifiche a supporto. Al contrario, gli allenamenti intensi favoriscono l’aumento della massa magra, stimolano la circolazione e migliorano il ritorno venoso. Sportivi che producono elevate quantità di acido lattico, come velocisti e ginnasti, non mostrano segni di cellulite legati a questo fattore.

Per un programma efficace, la base è costituita da esercizi multiarticolari come squat e stacchi, capaci di coinvolgere glutei e quadricipiti. A questi vanno affiancati movimenti complementari, come affondi o hip thrust, e infine esercizi di isolamento a ripetizioni elevate, ad esempio leg extension o leg curl. Ogni sessione può prevedere 3-5 esercizi, con due allenamenti settimanali. L’attività aerobica moderata, come corsa o cyclette, completa il percorso favorendo il consumo calorico.

Alimentazione e idratazione

L’allenamento va sempre accompagnato da una corretta alimentazione. Una dieta ipocalorica personalizzata contribuisce a ridurre lo spessore del pannicolo adiposo, rendendo meno evidente la cellulite. È fondamentale assumere almeno due litri di acqua al giorno per stimolare la diuresi e limitare la ritenzione idrica.

La distribuzione dei macronutrienti deve essere bilanciata: grassi intorno a 0,8 g per chilo di peso, proteine a 1,6 g, mentre i carboidrati completano l’apporto calorico. Frutta e verdura non devono mancare, con almeno 2-4 porzioni di ortaggi quotidiani. Meglio evitare alcolici, che aggiungono calorie vuote e peggiorano la regolazione glicemica. Prodotti integrali, legumi e fibre aiutano invece a mantenere regolare la funzionalità intestinale, spesso messa a rischio da regimi ipocalorici.