I dadi da brodo sono uno di quei prodotti che, probabilmente possediamo tutti nel frigorifero, perchè sono pratici, perchè sono saporiti e riescono ad esaltare qualsiasi nostro piatto con un semplice gesto. Sono però un alimento che, se pur molto utilizzato, desta sempre qualche dubbio. Faranno male alla salute? Cosa c’è effettivamente dentro questi piccoli cubetti? Sono davvero preparati con scarti alimentari o possiamo consumarli senza troppi sensi di colpa? Iniziamo con il dire che tra gli ingredienti principali dei dadi ne figurano tre in particolare: il sale, il glutammato monosodico, l’olio idrogenato: le ricerche hanno dimostrato la loro capacità di influire negativamente sulla nostra salute.
L’eccesso di sale nella dieta porta ad un innalzamento della pressione arteriosa. Può il consumo esagerato di dadi da brodo portare a questo effetto collaterale? La risposta è sì. Molti di noi hanno l’abitudine, scorretta, di aggiungere oltre al dado altro sale alle pietanze.
Dadi da brodo: fanno male alla salute?
Il glutammato monosodico è stato al centro di molte ricerche scientifiche. Ancora nessuna di esse è giunta ad una conclusione definitiva ma alcuni studi hanno collegato il suo consumo all’asma, all’obesità e ad alcuni tipi di cancro. Il glutammato monosodico è capace, inoltre, in soggetti particolarmente sensibili, di innescare mal di testa, intorpidimento, formicolio, vampate di calore, rigidità, debolezza muscolare e generalizzata.
L’olio idrogenato e, in genere, i grassi trans sono stati direttamente collegati all’insorgenza di malattie coronariche in quanto hanno la capacità di aumentare il colesterolo cattivo a scapito di quello buono con conseguente indurimento e restringimento delle arterie. I dadi da brodo, paradossalmente, sono l’alimento più utilizzato in Africa negli ultimi tempi, proprio il paese in cui, per tradizione, venivano utilizzati i semi fermentati per insaporire i piatti.
I dadi da brodo non forniscono nessun valore nutritivo al contrario delle spezie e sostanze naturali capaci di arricchire i piatti non solo di sapore ma soprattutto di nutrienti. Il consiglio allora è di non usarne e soprattutto di non abusarne.
