Un comportamentalista animale, Takefumi Kikusui, dell’Università Azabu di Sagamihara, in Giappone, ha studiato un po’ più a fondo lo sguardo dei cani. Il ricercatore è partito dalla certezza che quando una madre guarda il proprio bambino negli occhi i livelli di ossitocina di quest’ultimo salgono tanto da indurre il bambino a guardare ancora la madre il che fa produrre ancora più ossitocina in quest’ultima. Questo è comunemente definito ciclo di feedback positivo, capace di creare tra mamma e bambino un legame fortissimo in un periodo della vita in cui i piccoli non hanno ancora sviluppato metodi di comunicazione verbale.
Cosa c’entrano i cani? Il Professor Kikusui, da circa 15 anni proprietario di un cne, si è chiesto se, per caso, lo stesso meccanismo funzionasse tra cane e padrone. Così si è espresso una volta interrogato: “Amo i miei cani e ha sempre avuto la sensazione che siano molto di più di un animale domestico”. Cosa ha fatto allora? Ha invitato 30 amici, possessori di cani, a portarli in laboratorio, hanno poi raccolto le urine sia dai cani che dai padroni e hanno chiesto loro di interagire con i loro amici in una stanza, per circa trenta minuti, accarezzandoli e guardandoli negli occhi. Alla fine del tempo sono state raccolte nuovamente le urine. Chi aveva guardato per più tempo il proprio cane negli occhi presentava livelli di ossitocina maggiori del 130%. Chi non aveva interagito con il proprio cane, o lo aveva fatto per poco tempo, aveva gli stessi valori iniziali.
Il risultato del test ha confermato ciò che si sapeva già da tempo ovvero che i cani hanno una forte capacità di interagire con gli esseri umani il che non si limita solo ad accompagnarli al parco per giocare; i cani sono in grado di comprendere il nostro stato d’animo e ciò che stiamo pensando. Allo stesso modo, proprio per il fatto che il cane è oramai un animale domestico, anche gli esseri umani hanno sviluppato la capacità di ricambiare queste loro attenzioni. La presenza di un cane riesce, in molti casi, a migliorare la nostra esistenza, il nostro umore, le nostre emozioni. Il messaggio è dunque quello di accudire con amore i propri amici a quattro zampe non limitandoci solo a svolgere i compiti necessari ma di soffermarci per guardarli dritto negli occhi.