La vitamina D è da sempre stata associata, a ragione, ad una cattiva condizione delle ossa; oggi nuove ricerche hanno dimostrato che potrebbe essere causa di morte precoce in caso di carenza grave. Ad affermarlo uno studio condotto in Danimarca che ha preso in esame 96000 volontari a cui è stato misurato il livello di vitamina D utilizzando campioni di sangue; sono stati poi seguiti per un periodo che va dal 1976 al 2014.
Così ha affermato il Dott. Shoaib Afzal dell’Helev Hospital Copenhagen University: “Abbiamo verificato che i geni associati a bassi livelli di vitamina D comportano un tasso di mortalità maggiore del 30 per cento e, in particolare, un rischio 40 per cento più elevato di decessi correlati al cancro”. Il corpo umano è capace di sintetizzare la vitamina D a seguito dell’esposizione alla luce solare e questa ha un effetto positivo sulla nostra salute anche se, dosi eccessive di sole, andrebbero evitate per scongiurare scottature e cancro alla pelle. Una dieta ricca di vitamina D o l’assunzione, quando necessario, di integratori possono coprire il nostro fabbisogno giornaliero. Ma quali sono i rischi maggiori che si corrono quando carenti di vitamina D?
Carenza di vitamina D
IL DIABETE: la vitamina D svolge un ruolo fondamentale nella secrezione di insulina che aiuta a stabilizzare il livello di zucchero nel sangue. Le ricerche suggeriscono che bassi livelli di vitamina D sono capaci di aumentare il rischio di ammalarsi di diabete 2. Si è anche scoperto che una carenza di vitamina D aumenta il rischio di sviluppare diabete 1.
L’IPERTENSIONE: recenti ricerche hanno evidenziato come una carenza di 25-idrossivitamina D, una particolare forma di vitamina D, svolga un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’ ipertensione.