Come inserire il prosciutto cotto in una dieta sana e dimagrante

Sebbene il prosciutto cotto venga visto solo come un insaccato ricco di sale, questo alimento risulta ricco di potassio, ferro, fosforo e vitamine del gruppo B (tiamina, riboflavina e niacina). Il suo sapore è davvero prelibato, motivo per il quale durante una dieta dimagrante si potrebbe essere tentati dal mangiarne qualche fetta. Con le giuste attenzioni però è possibile aggiungere questo salume anche nei regimi alimentari più dietetici. Di seguito verrà riportato quindi tutto quello che c'è da sapere sul prosciutto cotto e sulle sue qualità e caratteristiche alimentari. Prosciutto cotto – Cos’è e com’è fatto Come già accennato il prosciutto cotto consiste in un salume cotto ma non insaccato, bensì ricoperto di cotenna. Questo alimento viene fatto sfruttando la coscia disossata del maiale, caso contrario invece per la spalla cotta di maiale, che prevede appunto l’utilizzo di altre parti del corpo dell’animale. Solitamente una coscia di prosciutto prima di essere commercializzata attraversa tre fasi: macellazione, lavorazione dell’arto posteriore del maiale, cottura a vapore e confezionamento. In Italia è possibile reperire tre tipi di prosciutto, suddivisi per qualità dal "Ministero delle Attività Produttive" nel Decreto del 21 settembre 2005. Il prosciutto infatti può essere: prosciutto cotto di alta qualità, prosciutto cotto scelto e prosciutto cotto. Come inserire il prosciutto cotto in una dieta dimagrante Se privato del grasso visibile il prosciutto cotto può essere usato esattamente come la carne magra, risultando addirittura più digeribile, ricco di sali minerali e con un bassissimo apporto di carboidrati. Questo salume è perfetto per chi non può mangiare glutine, in quanto ne è privo. L’unico aspetto da considerare con attenzione è la presenza di sale aggiunto, ovvero il sodio, che lo porta a dover essere mangiato al massimo una o due volte la settimana, specialmente da parte di chi soffre di ipertensione. Solitamente una porzione di prosciutto cotto (50 gr) corrisponde a due/tre fette tagliate sottili, con un apporto calorico di circa 100-107 Kcal, ed è sufficiente per diventare la principale fonte proteica del pasto consumato. Questo alimento dà modo di aumentare il tasso metabolico fino a contribuire al controllo del peso corporeo. Il senso di sazietà che apporta è a dir poco soddisfacente, specialmente se abbinato con della verdura cotta, lessata o passata in padella antiaderente con pochissimo olio. Abbinamenti vincenti per consumare il prosciutto cotto Per far sì che un piatto a base di prosciutto cotto sia dietetico e allo stesso tempo buono al palato, è bene unire verdure di stagione, magari accompagnate da una maionese vegetale a base di yogurt greco o latte di soia, insaporita con spezie a piacimento. Alcune persone amano mangiare il prosciutto anche a contrasto con frutta acidula come il pompelmo, l’uva bianca, i lamponi e l’ananas, anche se in questo caso potrebbero innalzarsi i valori dello zucchero nel sangue. Per rendere il salume più gustoso è possibile anche cuocerlo, magari inserendolo in gateau light, con basso apporto calorico, o semplicemente rosolato in padella in modo tale che in alcuni punti della fetta diventi croccante.

Sebbene il prosciutto cotto venga visto solo come un insaccato ricco di sale, questo alimento risulta ricco di potassio, ferro, fosforo e vitamine del gruppo B (tiamina, riboflavina e niacina). Il suo sapore è davvero prelibato, motivo per il quale durante una dieta dimagrante si potrebbe essere tentati dal mangiarne qualche fetta. Con le giuste attenzioni però è possibile aggiungere questo salume anche nei regimi alimentari più dietetici.

Di seguito verrà riportato quindi tutto quello che c’è da sapere sul prosciutto cotto e sulle sue qualità e caratteristiche alimentari.

Prosciutto cotto – Cos’è e com’è fatto

Come già accennato il prosciutto cotto consiste in un salume cotto ma non insaccato, bensì ricoperto di cotenna. Questo alimento viene fatto sfruttando la coscia disossata del maiale, caso contrario invece per la spalla cotta di maiale, che prevede appunto l’utilizzo di altre parti del corpo dell’animale. Solitamente una coscia di prosciutto prima di essere commercializzata attraversa tre fasi: macellazione, lavorazione dell’arto posteriore del maiale, cottura a vapore e confezionamento. In Italia è possibile reperire tre tipi di prosciutto, suddivisi per qualità dal “Ministero delle Attività Produttive” nel Decreto del 21 settembre 2005. Il prosciutto infatti può essere: prosciutto cotto di alta qualità, prosciutto cotto scelto e prosciutto cotto.

Come inserire il prosciutto cotto in una dieta dimagrante

Se privato del grasso visibile il prosciutto cotto può essere usato esattamente come la carne magra, risultando addirittura più digeribile, ricco di sali minerali e con un bassissimo apporto di carboidrati. Questo salume è perfetto per chi non può mangiare glutine, in quanto ne è privo. L’unico aspetto da considerare con attenzione è la presenza di sale aggiunto, ovvero il sodio, che lo porta a dover essere mangiato al massimo una o due volte la settimana, specialmente da parte di chi soffre di ipertensione. Solitamente una porzione di prosciutto cotto (50 gr) corrisponde a due/tre fette tagliate sottili, con un apporto calorico di circa 100-107 Kcal, ed è sufficiente per diventare la principale fonte proteica del pasto consumato. Questo alimento dà modo di aumentare il tasso metabolico fino a contribuire al controllo del peso corporeo. Il senso di sazietà che apporta è a dir poco soddisfacente, specialmente se abbinato con della verdura cotta, lessata o passata in padella antiaderente con pochissimo olio.

Abbinamenti vincenti per consumare il prosciutto cotto

Per far sì che un piatto a base di prosciutto cotto sia dietetico e allo stesso tempo buono al palato, è bene unire verdure di stagione, magari accompagnate da una maionese vegetale a base di yogurt greco o latte di soia, insaporita con spezie a piacimento. Alcune persone amano mangiare il prosciutto anche a contrasto con frutta acidula come il pompelmo, luva bianca, i lamponi e lananas, anche se in questo caso potrebbero innalzarsi i valori dello zucchero nel sangue. Per rendere il salume più gustoso è possibile anche cuocerlo, magari inserendolo in gateau light, con basso apporto calorico, o semplicemente rosolato in padella in modo tale che in alcuni punti della fetta diventi croccante.