Mangiare più piante per stare meglio

Mangiare più piante per stare meglio

Quasi tutti sono d’accordo nell’affermare che una dieta a base vegetale sia dannosa per la salute. Eppure ancora qualcuno sostiene che ciò non sia vero e che invece rappresenti il modo più sano per nutrirsi, per ottimizzare il nostro benessere.

Tutti dovremmo ammettere che viviamo in posti della Terra molto prosperi ma paradossalmente siamo tutti più malati. La maggior parte di noi soffre o soffrirà di malattie croniche, per non parlare di quelle cardiache.

Come siamo arrivati a questo risultato deludente? Gran parte della colpa va a ciò che mangiamo ovviamente. Circa il 94% delle calorie che ogni giorno assumiamo sono vuote, prive di qualsiasi tipo di nutrimento. Solo il 6% deriva dal consumo di frutta fresca e verdura.

La triste verità è che oggi il naturale è diventato innaturale e l’innaturale, naturale. Quando si parla di alimentazione facciamo tutto al contrario di come andrebbe fatto. Nonostante tutti siamo consapevoli di quanto facciano male i cibi elaborati, ricchi di grassi, conservanti, zuccheri, sodio e altre sostanze chimiche, pochi riescono a rinunciarvi.

Il fatto è che la maggior parte di questi alimenti sono stati ideati per attivare i centri di piacere nel nostro cervello e danno assuefazione. Bisognerebbe iniziare un passo alla volta per accorgersi con il tempo che il livello di energia inizia a migliorare e che forse inizia a scomparire il desiderio di consumare un hamburger o delle patatine fritte.

Tutto sta a provare per rendersi conto che a volte i piccoli passi sono in grado di spostare le montagne.
Consumare questi cibi fa aumentare il nostro colesterolo,intasando le nostre arterie., le nostre cellule rischiano di diventare cancerose, il sistema immunitario inizia a soffrire dando vita alle infiammazioni croniche.

Molte di queste malattie potrebbero essere evitate consumando più piante. Ma chi può davvero decidere di rinunciare ad una pizza, a del formaggio o ad altri piaceri. Il fatto è che il tutto non dovrebbe essere vissuto come una rinuncia ma come una opportunità. Si tratta di riprogrammarsi in qualche modo per fare i nostri interessi a lungo termine.