Una pillola come password

La notizia è di quelle che a primo acchito fanno sorridere, in realtà, però se ci soffermiamo a pensare ci rendiamo conto che tutti, chi più chi meno, abbiamo a che fare ogni giorno con numeri codici, password.

Uno studio Kaspersky Lab, ha evidenziato come ad oggi il nostro cervello sia costretto a memorizzare una serie di codici che vanno dalla password per accedere a facebook, al pin del cellulare, a quello del nostro conto bancario e così di seguito, scoprendo che al massimo preferiamo appuntarlo su un foglio di carta che poi, quasi sempre, magicamente scompare da qualche parte.

Per ovviare a questi inconvenienti è stata messa a punto una tecnica che sembra sicura: ingoiare tutte queste informazioni, attraverso l’assunzione di una pillola.Una pillola come password

Quest’idea è venuta al vicepresidente di Motorola Mobility, Regina Dugan,illustrata durante la conferenza tenuta a Palos Verdes, in California. La pillola si chiama” vitamin authentication”; quest’ultima contiene un chip elettronico, che una volta raggiunto lo stomaco viene alimentata. Come funziona: il chip, contenuto nella pillola, genera un segnale a 18 bit, esattamente come un elettrocardiogramma, in modo che basterà toccare qualsiasi dispositivo, che prevede l’uso di password, per essere attivato.

Negli Stati Uniti qualcosa del genere è già in uso avendo ricevuto, tra l’altro, il consenso della Food and Drugs Administrtion.

Spiegano i ricercatori che la pillola va assunta necessariamente ogni giorno come un qualsiasi altro medicinale. Non resta che stare ad aspettare per vedere se anche nel nostro paese questo metodo riscuoterà successo.

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