Chi soffre di sindrome dell’intestino irritabile, sa che non si tratta di uno scherzo ma di una patologia che può diventare davvero debilitante. Molti di noi però non sanno ancora quale sia la differenza tra mal di stomaco occasionale e una condizione di sofferenza cronica. Non saperlo può rendere difficile gestire il dolore, il disagio e l’imbarazzo che questa patologia può accompagnare.
Cosa si intende per sindrome dell’intestino irritabile o IBS? Quella condizione medica che colpisce l’intestino crasso e provoca dolore addominale, crampi, gonfiore, diarrea o costipazione, muco nelle feci.
I sintomi spesso sono incoerenti e non sempre si manifestano per cui va a finire che il numero di persone che ne soffrono oltrepassano il numero di coloro che si curano. La sindrome dell’intestino irritabile può colpire a qualsiasi età ma ha una tendenza ad incidere intorno ai 35 anni quando i cambiamenti di stile di vita si fanno più evidenti. Intorno a questa età un pò per tutti l’ansia per il futuro e per le relazioni è molto più intenso e l’intestino tende ad assorbire tutto lo stress.
Perchè insorge ad un certo punto della vita l’IBS rimane comunque un mistero; un ruolo lo giocano i batteri intestinali, le allergie alimentari, le intolleranze.
Se i sintomi si protraggono per più di tre mesi di fila è opportuno consultare un medico che vi prescriverà probabilmente una endoscopia o una radiografia all’intestino o delle analisi del sangue per scoprire se soffrite di colite ulcerosa, malattia di Chron o celiachia.
Uno stile di vita equilibrato, lo svolgimento di regolare esercizio fisico è di solito il primo consiglio insieme ad una corretta idratazione e gestione dello stress.
Per ripopolare l’intestino di batteri sani sarà opportuno assumere yogurt e alimenti probiotici. Sarebbe opportuno eliminare invece prodotti lattiero- caseari, grano, fagioli. L’alcol e la caffeina possono peggiorare il problema. La meditazione, la respirazione profonda aiutano a gestire lo stress.
Non c’è nessuna ragione per sopportare in silenzio i sintomi di un intestino irritabile e quindi, consultare il proprio medico rimane la decisione migliore per gestire i sintomi.