Che le sigarette elettroniche siano state un successo è innegabile, tanto è vero che anche colossi come la Marlboro, la Camel, Lucky strike e Pall Mall stanno per lanciarne con il loro marchio. Si stima che gli italiani che hanno già acquistato una sigaretta elettronica siano già 2 milioni e non è detto che lo abbiano fatto solo nell’intento di smettere di fumare.
Lo scopo principale per tutti è sicuramente quello di non interrompere il rituale del la sigaretta tra le labbra, e nello stesso tempo, cosa non meno importante, cercare di risparmiare.
Nelle casse dello Stato infatti, a causa dell’entrata sul mercato di questo nuovo prodotto, mancano attualmente 600 milioni di euro. Ma quanto durerà? quando saranno tassate anche le sigarette elettroniche? Tralasciando l’aspetto economico, cerchiamo di analizzare il contenuto di uno e dell’altro prodotto per capire se davvero valga la pena abbandonare la strada vecchia per la nuova, o magari, decidere di abbandonare definitivamente entrambe.
Cosa contiene una sigaretta classica? nicotina, tuolene, benzene, xilene, formaldeide, catrame, ossido di azoto, arsenico, monossido di carbonio, cianuro di idrogeno, ammoniaca, cadmio (lo stesso che si trova nelle batterie).
Cosa contengono le sigarette elettroniche? nicotina, glicole propilenico, glicerina vegetale, aromi. La Laboconsult ha effettuato, inoltre, delle analisi su campioni di alcuni tra i liquidi più utilizzati scoprendo che, in alcuni casi, ciò che era riportato in etichetta non sempre corrispondeva a verità.
LA OLD CIGAR: non contiene IPA nè metalli pesanti, bensì nicotina nella concentrazione del 1,8%
MENTAL 4 SMOKE VANILLA: nessun metallo pesante ma tracce di solventi, più nicotina allo 0,8%
TUSCAN: niente IPA, nè metalli pesanti, nè solventi industriali, nicotibna allo 0’9%
T-FUMO: nessun IPA ma tracce di tuolene e xilene e totale assenza di nicotina.