Sigaretta elettronica: benefici e rischi per la salute

La sigaretta elettronica è diventata ormai un fenomeno di costume; nata come un’alternativa alla classica sigaretta, si sperava, all’inizio, potesse diventarne una valida sostituta o meglio, un mezzo per smettere definitivamente di fumare. A quanto pare non è stato così; innanzitutto c’è da dire che ha riscosso un successo ed un interesse che sono andati al di là delle aspettative. Basti pensare che, solo in Italia, gli “svaporatori” sono circa due milioni, con 3 mila punti vendita dislocati per tutta la penisola, e che continuano a spuntare come funghi.



Ovviamente, anche le polemiche non sono mancate, anzi, con il passare del tempo sono diventate ancora più aspre, tanto che hanno visto coinvolti l’OMS, la Fda Americana, l’Agenzia federale del farmaco, il Consiglio superiore di Sanità. All’inizio del 2013 sono stati sequestrate 800 mila sigarette elettroniche, contenenti sostanze sospette. Insomma la confusione è tanta e il consumatore si ritrova a non avere capito bene da che parte stia la verità.

Un noto settimanale italiano ha fatto delle analisi su alcune ricariche per individuare la presenza di sostanze cancerogene; su quattro flaconi sono state riscontrate tracce di due solventi industriali: lo xilene e il toluene; il problema non sta nella loro presenza, peraltro più bassa rispetto alle sigarette tradizionali, ma nel fatto che ne è sempre stato dichiarata la loro totale assenza nelle sigarette elettroniche.

Sin dalla sua prima comparsa i produttori hanno asserito contenesse solo aromi, glicole propilenico, usato nell’alimentazione, glicerina, acqua, nicotina. Da non trascurare che, al momento, la sigaretta elettronica può essere prodotta da chiunque, anche da chi decide di importare dei prodotti fuori norma per poi rivenderli. L’obiettivo è invece quello di arrivare a considerarlo un vero e proprio farmaco quindi sottoporlo, prima di commercializzarlo, a test specifici così come si fa per i medicinali.

Il motivo che spinge la maggior parte delle persone ad utilizzare la sigaretta elettronica è per lo più la speranza di smettere di fumare. Qualche volta però lo si fa nel momento sbagliato esagerando nel suo utilizzo: inalare troppo vapore fa più danni che fumare un pacchetto tradizionale di sigarette. E’ doveroso dire, anche, che, secondo uno studio dell’università di Catania, della Liaf e della lega italiana antifumo, “svapare” aiuta a smettere di fumare. Sigaretta elettronica: benefici e rischi per la salute

Sono stati analizzati 300 fumatori in 12 mesi con il risultato che il 10% alla seconda settimana smette di fumare e mantiene il risultato anche ad un anno di distanza. Gli stessi risultati non si erano mai ottenuti con gli altri metodi tradizionali utilizzati fino ad ora. Cerchiamo di capire meglio cosa c’è dentro il liquido delle sigarette elettroniche:

1) LA NICOTINA: il dosaggio può variare da 4 mg a 24 mg, ognuno dovrebbe cercare di diminuirlo con il passare del tempo.
2) GLICOLE PROPILENICO: non è nocivo tanto è vero che viene utilizzato nell’industria alimentare.
3) GLICERINA VEGETALE: serve a dare consistenza al vapore e regala il gusto dolciastro.
4) GLI AROMI: sono di tipo alimentare e ognuno può scegliere a seconda del gusto: brandy, cognac, fragola, menta, cioccolato, vaniglia, caffè, caramello ecc…

Le polemiche sicuramente non si placheranno presto, quello che conta è usare la sigaretta elettronica con un criterio e soprattutto cercare di tutelare i ragazzi, tra i quali, purtroppo questa moda sta dilagando.

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