Quando si affronta l’argomento sesso, il più delle volte lo si fa con un certo imbarazzo, che forse sarebbe meglio definire come pudore. Generalmente è un argomento che si affronta con un’amica, per quanto riguarda le donne, mentre tra uomini abitudine comune è scherzarci su e basta.
Eppure il piacere sessuale rappresenta quello più travolgente e coinvolgente tra i piaceri provati dall’essere umano e non dovrebbe creare problemi parlarne e soprattutto conoscerne i meccanismi. Solo in questo modo si potrebbero risolvere molti conflitti che questo argomento innesca nelle coppie a volte anche le più collaudate.
Opinione comune è che il piacere sessuale venga prodotto solo dalla stimolazione degli organi deputati a questo atto quando, in realtà, è stato dimostrato scientificamente che esistono altre vie nervose interessate a questo meccanismo. Le stesse ricerche hanno dimostrato come negli organi sessuali ci siano in realtà meno recettori rispetto ad altre parti del corpo.
L’organo che elabora il piacere, o lo inibisce, è il cervello e il significato che quest’ultimo attribuisce ad un qualsiasi stimolo.
Il cervello, infatti, durante un rapporto non fa altro che raccogliere tutte le stimolazioni, le elabora a livello della corteccia e le arricchisce.
Non è una novità il fatto che tanto più si è coinvolti emotivamente tanto più il pacere che proviamo è maggiore.
Ma cosa succede nel cervello in quei momenti? Aumenta la produzione di dopamina, una sostanza che sollecita il desiderio, e si riduce contemporaneamente la serotonina che ha lo scopo di ridurre il desiderio sessuale.
La produzione di dopamina può essere aumentata con l’assunzione di alimenti particolari, i cosiddetti afrodisiaci, primo fra tutti il cioccolato. I pensieri e le preoccupazioni non vanno d’accordo con l’amore in quanto impediscono al sistema limbico di agire indisturbato. Va da sè che un adeguato atteggiamento psicologico positivo non può fare altro che migliorare molte situazioni.