Seno perfetto, ecco l’algoritmo per calcolarlo

In occasione dell’incontro tenuto a Padova: “chirurgia estetica della mammella- la mastoplastica additiva: opinioni a confronto”, organizzato dall’Associazione italiana di Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe), noti chirurghi plastici, hanno fissato un protocollo che ha lo scopo di determinare quale protesi sia più adatta a chi la richiede, tenendo conto delle caratteristiche fisiche di ognuna delle pazienti.

In pratica il calcolo che i medici dovrebbero applicare, nel momento in cui una paziente richiede un intervento di chirurgia additiva sarebbe questo: dovrebbero misurare l’altezza, il peso, il torace, cioè la distanza tra le due ascelle, la distanza del capezzolo alla clavicola e, soprattutto, dovrebbero effettuare una approfondita analisi del tessuto mammario per decidere quale protesi risulti più adatta.

Le richieste di chirurgia additiva sono in continuo aumento ma non sempre il desiderio di raggiungere una quarta misura di seno è compatibile con le caratteristiche fisiche. In poche parole, per portare a spasso un bel seno voluminoso, bisogna che si abbia il fisico adatto.

Si stima che ad oggi un chirurgo plastico esegua circa 21 interventi all’anno di chirurgia estetica al seno. Ciò che spinge la maggior parte delle donne a ricorrere a quest’intervento è la necessità di ridare tono ad una parte del loro corpo che, per vari motivi, lo ha perso. La causa di solito è una gravidanza, una forte perdita di peso, o semplicemente il passare del tempo.

Lo scopo della chirurgia plastica è di riportare proporzione e di rassodare i tessuti di un seno troppo rilassato. In alcuni casi, inferiori in verità, ci si rivolge al chirurgo anche per ridurre le dimensioni di un seno troppo grande.

Le tecniche per riportare il seno alle giuste proporzioni oramai sono all’avanguardia, la durata dell’interevento si aggira intorno ai 40 minuti, in anestesia loco-regionale e l’inserimento delle protesi avviene attraverso una piccola incisione lungo il margine inferiore delle areole. Lo scopo è di ridare tonicità in modo assolutamente naturale. Con il nuovo calcolo si spera che i medici indirizzino le loro pazienti verso interventi razionali e non dettati solo da spirito di emulazione che, in alcuni casi, ottiene l’effetto contrario in termini di naturalezza e proporzione.

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