Ultimamente si sono fatti grandi passi avanti per trovare una cura alla temuta sclerosi multipla.
Già ad un paio di anni fa appartiene una grande scoperta. Fu fatta dall’Istituto di Neurogenetica e neurofarmacologia delle Università di Cagliari e Sassari e Ozieri e dal CRS4 (Centro di ricerca, sviluppo e studi superiori in sardegna) grazie ai quali fu identificata una variazione del gene CBLB che avrebbe un ruolo fondamentale nello sviluppo della sclerosi multipla.
Spiegò i Prof Francesco Cucca “questo gene produce una proteina che regola l’attivazione del recettore dei linfociti, cellule chiave nel regolare le risposte immunitarie.”
Gli studi erano stati effettuati su topi che, in assenza
di questo gene, sviluppavano l’encefalomielite autoimmune, una malattia molto simile alla sclerosi multipla. Su questi risultati si è lavorato molto per scoprire i meccanismi di questa malattia e trovare, si spera, una cura. Notizia degli ultimi giorni, riguarda la scoperte che dalle cellule della pelle si possano ricavare delle cellule cerebrali per quei pazienti affetti da disturbi della mielina. Anche se la strada è ancora tutta in salita speriamo che almeno sia nella direzione giusta.