L’altea è una pianta appartenente alla famiglia delle Malvacee, caratterizzata da una peluria molto folta e da fiori molto grandi che assumono una colorazione bianca o rosa pallido. Conosciuta ed apprezzata in Europa già da 2000 anni per le sue proprietà lenitive.
Il nome Altea è di origine greca e letteralmente significa “colei che cura e guarisce”. La sua storia si perde nel tempo tanto che, già nel IV secolo ac, il botanico Teofrasto di Efeso decantava le proprietà di questa pianta raccontando come le sue foglie, se messe a contatto con l’acqua la facevano gelare. La spiegazione sta nel fatto che l’elevato contenuto di gomme mucillaginose a contatto con una superficie bagnata, regalano alla pianta un aspetto opalescente. Fatto sta che da sempre l’altea è stata utilizzata per preparare medicamenti viste le spiccate proprietà emollienti ed antinfiammatorie delle foglie.
Nell’antichità l’altea era indicata come “rimedio insostituibile contro la tosse causata da freddo e contro il catarro”. Era sufficiente preparare un decotto di radice di altea con della liquirizia e del finochio e addolcire il tutto con un po’ di zucchero.