Riciclare: tutto ciò che bisogna sapere sulla raccolta differenziata

In Italia la raccolta differenziata è stata introdotta nel 1975 ma imposta solo nel 1988. Nel 2009 è diventata un obbligo per tutti i comuni per il 35% dei rifiuti; questa percentuale dovrebbe salire al 65% alla fine del 2013.

Il CONAI (consorzio regionale per il recupero degli imballaggi) ha diffuso un decalogo da tenere sempre sott’occhio.
Scopriamolo nel dettaglio:

1) separare sempre gli imballaggi in base al materiale di cui sono fatti e metterli nell’apposito contenitore per la raccolta differenziata.

2) ridurre sempre il volume degli imballaggi: schiacciare le lattine e le bottiglie di plastica, richiudendole con il tappo, comprimere carta e cartone.

3) dividere gli imballaggi composti da più materiali, ad esempio i contenitori di plastica delle merendine dalla vaschetta di cartone, i barattoli dai tappi di metallo.

4) togliere gli scarti e i residui di cibo dagli imballaggi prima di metterli nei contenitori per la raccolta differenziata.
Si ridurranno le quantità di materiali che vengono scartati.

5) la carta sporca (i cartoni della pizza, le sostanze velenose come solventi o vernici) i fazzoletti usati e gli scontrini non vanno nel contenitore della carta, il loro conferimento peggiora la qualità della raccolta differenziata di carta e cartone.

6) non mettere nel contenitore del vetro oggetti in ceramica, porcellana, specchi e lampadine.
Inserire questi materiali può vanificare gli sforzi perchè rovina la raccolta del vetro.

7) riconoscere correttamente gli imballaggi in alluminio.Riciclare: tutto ciò che bisogna sapere sulla raccolta differenziata
Oltre alle lattine per bevande, separare vaschette e scatolette per il cibo, tubetti, bombolette spray e il foglio sottile degli alimenti.

8) riconoscere correttamente gli imballaggi in acciaio, di solito portano la scritta FE o ACC.
Si trovano su barattoli per conserve, scatolette di tonno, lattine e bombolette, fustini e secchielli, tappi corona e chiusure di vario tipo per bottiglie e vasetti.

9) introdurre nel contenitore per la raccolta differenziata della plastica tutte le tipologie di imballaggi. Fare attenzione a non introdurre altri oggetti, anche se di plastica, come giocattoli, vasi, piccoli elrttrodomestici, articoli di cancelleria o da ufficio.

10) se si hanno imballaggi di legno si può portarli nelle isole ecologiche comunali attrezzate.
Cassette per la frutta e per il vino, piccole cassette per i formaggi, sono tutti imballaggi che possono essere riciclati.

Rimangono quei materiali che non sappiamo proprio dove buttare:

TETRAPACK: questi contenitori sono composti da uno strato di carta rivestito esternamente da materiale plastico ed internamente da alluminio.

Le modalità di raccolta variano a seconda del Comune, in ogni caso è sempre bene ricordarsi di separare il tappo di plastica dal resto della confezione.

BLISTER DI MEDICINALI: se contiene ancora delle medicine gettatelo nell’apposito contenitote dei medicinali scaduti.
Se è vuoto può essere gettato nel contenitore della plastica, essendo costituito da un foglio di polipropilene termosaldato ad un film di alluminio.

PIATTI E BICCHIERI USA E GETTA: da marzo di quest’anno è possibile gettarli nel contenitore della plastica, lo stesso non vale per le posate usa e getta costituite da materiale non ancora riciclabile.

APPARECCHIATURE ELETRICHE/ELETTRONICHE: la dicitura è RAEE e comprendono frigoriferi e congelatori, lavatrici e lavastoviglie, tv e monitor, piccoli elettrodomestici, informatica, apparecchi di illuminazione e sorgenti luminose.Andrebbero consegnate al produttore o portate all’asola ecologica più vicina.

GLI OLI ESAUSTI: sono i più pericolosi perchè danneggiano l’ambiente in maniera irreparabile contaminando le falde acquifere.
Si parla degli oli per friggere.
Dopo avre cucinato bisognerebbe raffreddare l’olio versarlo in un recipiente e portarlo in un’isola ecologica dove verrà trattato e riciclato per ottenere prodotti come lubrificanti per macchine agricole, glicerina per saponificazione.
Da poco tempo c’è un’applicazione da scaricare su iPhone e iPad.
Si chiama ” Rifiutologo” che ci indica in base al Comune di residenza dove smaltire i rifiuti più problematici.
E’ sufficiente selezionare il tipo di rifiuto da un elenco e , grazie al GPS,saremo indirizzati al più vicino punto di raccolta o potremo prenotare un ritiro a domicilio.
E’ possibile anche suggerire rifiuti non ancora presenti nell’elenco che verranno quindi aggiornati.

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