Il Quoziente di Intelligenza è un metodo specifico per valutare l’intelligenza di una persona; i primi ad utilizzarlo furono due medici francesi, psicologi, Alfred Binet e Theodore Simon. Fu chiesto loro, parliamo degli inizi del 900, di valutare alcuni bambini che presentavano qualche difficoltà nello studio.
Su cosa si basava il metodo: essenzialmente sul risolvere un problema ed in base al tempo che i singoli soggetti impiegavano, veniva attribuito loro un quoziente di intelligenza. Ovviamente poi il metodo con il passare del tempo ha subito delle modifiche e migliorie fino ad arrivare ai nostri test che promettono di rivelarci la nostra età mentale o di stabilire quanto siamo intelligenti.
I test sono attendibili?
Ma veniamo alla domanda: i test attualmente disponibili sono attendibili? A cercare di fare un po’ di chiarezza ci ha provato, di recente, uno studio condotto dal Mind Institute della western University. Diciamo la verità: quanti di noi si sono cimentati in questi test per poi scoprire, magari, di non saper risolvere nessun problema e convincendosi che forse così intelligenti non siamo? Gli argomenti presi in esame attualmente valutano la memoria a breve termine, il linguaggio, la velocità nel rispondere, la capacità di muoversi nello spazio.
La verità però è che la confusione circa i risultati è tanta per cui così attendibili questi test poi non sono. A questo proposito quindi il Dott. Adrian Owen ha ideato dei test, on-line, a cui chiunque poteva partecipare per capire in cosa consiste davvero l’intelligenza e se questa dipende da un solo fattore o c’è dell’altro. Circa in 100000 hanno partecipato dando così la possibilità di trarre delle conclusioni accettabili.
Si è notato come, per esempio, l’età incida notevolmente sulla memoria e sul ragionamento, l’abitudine al fumo deteriori la capacità di verbalizzazione, l’ansia penalizzi la memoria a breve termine. Sembra allora che essere intelligenti o meno dipenda da tante variabili, alcune inevitabili altre derivanti dal nostro comportamento. Nonostante l’attendibilità di questa ricerca gli scienziati sono ancora all’opera per avallare le ipotesi fatte. Se anche voi volete conoscere il vostro Q.I. potete provarlo qui, seguendo il link ” The IQ Challenge”, registrarvi ed attendere il risultato.