All’Ospedale di Torregalli (Fi) sono intervenuti su di un paziente, che, punto da un calabrone, ha rischiato lo shock anafilattico. In particolare è stato avviato un trattamento di immunoterapia specifica, per il fatto che questa persona già in passato aveva avuto una forte reazione alla puntura di questo insetto.
Proprio questa è la novità, infatti, poter intervenire preventivamente su soggetti predisposti a reazioni esagerate a seguito di puntura di insetto. Spiega il Dottor Severino, responsabile del centro, come sia molto facile che chi è stato punto una volta, con conseguenze gravi, è molto facile che al ripetersi dell’evento possa stare ancora peggio.
Il veleno degli insetti, gli imenotteri, causa molto spesso allergie, perchè contiene degli allergeni capaci di scatenare diversi sintomi che variano di gravità a seconda della predisposizione di ognuno. Il veleno degli imenotteri contiene sostanze tossiche e allergeni.
Le prime causano il gonfiore ed il prurito; le seconde provocano reazioni locali più importanti, fino ad arrivare all’orticaria che interessa prevalentemente il viso. Se il gonfiore è troppo, interessa anche la gola, per cui si possono verificare difficoltà respiratorie (edema della glottide). Il caso più grave riguarda lo shock anafilattico.
L’APE: è dotata di un pungiglione seghettato collegato ad una ghiandola che contiene veleno; nel momento della puntura non lascia solo il pungiglione, ma, parte delle viscere. Se si viene morsi da un’ape è bene togliere subito il pungiglione non rompendo la vescichetta, poi fare impacchi di acqua fredda e applicare una pomata cortisonica.
LA VESPA: la femmina ha un aculeo comunicante con una ghiandola che produce veleno; il pungiglione può colpire più volte di seguito. Capita, spesso, che le vespe attacchino in gruppo. Se ciò dovesse avvenire, è bene lavare subito la zona con sapone e poi disinfettante e applicare dell’antistaminico.
IL CALABRONE: è molto grosso, 35 mm, vive nei tronchi degli alberi. Ha un pungiglione e produce veleno e può colpire ripetutamente. In caso di puntura fare scorrere sopra acqua fredda e applicare del ghiaccio, poi, una pomata al cortisone. L’estate è il periodo dell’anno in cui questi insetti sono più aggressivi; i posti più comuni, dove trovarli sono a ridosso dei corsi d’acqua, o dove c’è del cibo.
COSA FARE PER PREVENIRE:
1)cercare di camminare all’aria aperta il meno possibile scalzi
2)evitare profumi troppo intensi o colori molto accesi
3)non avvicinarsi troppo ai fiori, agli alberi da frutto
4)non mangiare e bere all’aperto
5)chiudere le finestre in casa
6)eliminare i nidi di vespe nel proprio giardino.
7)se uno sciame si avvicina evitare gesti bruschi.
8)in zone a rischio, indossare pantaloni e maniche lunghe.
9)i repellenti per zanzare difficilmente funzionano per altri insetti.
10)porte e finestre dovrebbero essere munite di zanzariere.