Prostata e chirurgia preventiva contro i tumori

La Società Italiana di Urologia Oncologica si è espressa recentemente sull’argomento che non più tardi di sei mesi fa è salito alla ribalta circa i benefici che apporterebbe la chirurgia preventiva in particolare su organi quali la prostata, il seno e le ovaie.

Il caso più clamoroso ha riguardato una nota attrice statunitense che, benchè non malata, ha deciso di subire una mastectomia per paura di sviluppare un tumore al seno. Ne seguì poco dopo l’intervento a cui si sarebbe sottoposto un manager londinese il quale si è fatto asportare la prostata per evitare la possibile insorgenza di un tumore.Prostata e chirurgia preventiva contro i tumori

Proprio questo argomento vogliamo approfondire. Nonostante gli scienziati abbiano scoperto come, in presenza di un’alterazione di due geni, il Brca1 ed il Brca2, si abbiano maggiori probabilità di sviluppare un tumore, in particolare alla prostata, rimane opinione unanime quella di non intervenire mai con la chirurgia preventiva.

Si è scoperto che in presenza di mutazioni dei suddetti geni il rischio di sviluppare una neoplasia sia di nove volte maggiore rispetto a chi ha dei geni nella norma. Ricorrere quindi al test genetico per individuare i casi sospetti dovrebbe essere prerogativa di tutti coloro che presentano una forte familiarità con questa malattia ma, in nessun caso, è giustificata un’asportazione preventiva di quest’organo.

Il tumore alla prostata nonostante sia in aumento tra la popolazione mondiale rappresenta una malattia che nel tempo miete sempre meno vittime rispetto ad altre forme tumorali.
Si stima che solo in Italia siano circa 217mila uomini che convivono con questa patologia. Oltre il 70% di malati sopravvive a cinque anni dalla diagnosi; Tutto questo grazie all’introduzione di cure sempre più efficaci.

Asportare un organo sano, che solo potenzialmente potrebbe ammalarsi, significa mettersi a rischio di incorrere in problemi e conseguenze che questo tipo di operazione comporta. Opinione comune dei medici dunque è che più che operare bisognerebbe prevenire. Come? Adottando comportamenti più consoni e abbandonando molte abitudini negative.

Una prostata sana molto spesso rimane tale in presenza di una vita poco sedentaria. Stare ore seduti al pc o in poltrona non fa bene a quest’organo in quanto i muscoli in particolare quelli della vescica e dell’intestino non vengono stimolati a dovere, con la conseguenza di infiammazioni.

Bere, bere, bere, questo l’imperativo! L’acqua mantiene in buona salute le vie urinarie e l’intestino. Evitate o moderate il consumo di birra e alcolici.

Evitate tutti gli alimenti grassi, prediligete al contrario la frutta, la verdura, specie quella molto colorata, i pomodori, l’anguria, il pompelmo. Il latte ed i latticini in genere, ricchi di vitamina D contrastano la crescita di vasi sanguigni che alimentano i tumori; la soia o il tè verde grazie alla presenza di isoflavonoidi, svolgono un’azione antitumorale; i legumi, l’uovo ed il lievito di birra sono ricchi di zinco un minerale essenziale. Parliamoci chiaro: nessun alimento farà mai un miracolo ma, l’insieme di buone abitudini alimentari, ci metterà un po’ più al riparo da sgradite sorprese.

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