Il pelargonium sidoides, dal greco cicogna, è un fiore a 5 petali di colore rosso scuro tipico del Sud Africa dove in primavera ed in estate infesta i campi. La tradizione africana, in particolare delle popolazioni Zulu, lo accredita come trattamento delle affezioni delle prime vie respiratorie e dei disturbi gastrointestinali. In particolare viene da sempre utilizzato per il dolore toracico e per i disturbi ai polmoni.
In Germania il principio attivo di questa pianta è inserito nella Rote Liste sin dal 1957 per il trattamento della bronchite cronica e dal 1975 è utilizzato come farmaco per la cura delle affezioni delle prime vie respiratorie. Recenti studi, poi, hanno evidenziato come il fitocomplesso del pelargonium, composto essenzialmente da cumarine, tannini, calcio e silicio sia attivo nelle infezioni respiratorie. 
Il suo meccanismo di azione agisce direttamente sul sistema immunitario, rinforzandolo. Due recenti ricerche hanno dimostrato la sua efficacia nel raffreddore comune notando come, dopo cinque giorni di trattamento, i sintomi regredivano spontaneamente. Per questo motivo, attualmente, anche in Italia l’estratto di pelargonium è stato registrato come farmaco.
La sua somministrazione non prevede ricetta medica ma viene sconsigliato in caso di gravidanza, allattamento e in concomitanza di uso di anticoagulanti e in presenza di malattie epato-renali. In Italia l’uso del farmaco fitoterapico a base di Estratto Etanolico Standardizzato di Pelargonium sidoides è consentito solo a ragazzi al di sopra dei 12 anni mentre in altri paesi europei è possibile somministrarlo già dopo il primo anno di vita.