Operazione Vespasiano per salvare la prostata

L’ipb, iperplasia prostatica benigna, si stima colpisca circa il 14% del mondo maschile; i casi maggiori vengono diagnosticati a partire dai 50 anni di età. In cosa consiste? La prostata, una piccola ma fondamentale ghiandola, si ingrossa comprimendo l’uretra e impedendo il normale flusso urinario.

La maggior parte degli uomini tende a sottovalutarne i sintomi e a non far caso più di tanto se costretti ad alzarsi più volte dalla scrivania per correre in bagno o magari se notano un flusso di urina anomalo o se, anche di notte, hanno come l’impressione di non trattenerla. Questi in sintesi i campanelli d’allarme.

Operazione Vespasiano per salvare la prostata

Il presidente della SIU, Società italiana di Urologia, insieme con il Dott. Aldo Massimo Bocciardi, direttore dell’UO del Niguarda di Milano, si è fatto portavoce di una campagna di sensibilizzazione che prende il nome di “Operazione Vespasiano“, con inizio oggi 30 ottobre e termine 5 novembre. In cosa consiste: saranno affissi nelle stazioni e negli aeroporti delle principali città italiane, dei manifesti che avranno lo scopo di informare i tanti uomini che transitano per quei luoghi sui rischi che potrebbero correre non facendo prevenzione.

Le locandine, affisse anche nei bagni pubblici, inviteranno gli uomini a consultare il sito “www.questionidiprostata.it”. per trovare una risposta a domande comuni. Le patologie legate alla prostata sono, alcune volte, silenti e capaci di manifestarsi con sintomi evidenti quando la malattia è già avanti. Il tumore alla prostata appartiene a quelle neoplasie che, se scoperte per tempo, possono garantire una lunga sopravvivenza. L’obiettivo finale è dunque quello di educare gli uomini a rivolgersi all’urologo con la stessa naturalezza con cui accompagnano le loro compagne dal ginecologo.