Per anni i grassi saturi sono stati accusati di aumentare il colesterolo cattivo e di provocare così malattie cardiache ed è per questo motivo che ci hanno insegnato a consumare oli vegetali, l’olio di soia, di colza, di cartamo, di girasole, al posto per esempio del burro. Gli oli vegetali, secondo vecchie credenze, dovrebbero aiutare a contrastare il colesterolo, il più grande killer esistente al mondo. La scienza oggi sembra che stia cambiando opinione.
Nonostante in effetti gli oli vegetali abbiano la capacità di abbassare il colesterolo cattivo possono avere delle conseguenze disastrose su altri aspetti della salute e del metabolismo. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.
OMEGA3 E OMEGA6:
si tratta di acidi grassi polinsaturi che, tradotto in termini tecnici, vuol dire che possiedono molti doppi legami nella loro struttura chimica; vengono definiti grassi essenziali perchè il nostro copro non possiede gli enzimi necessari per produrli. Svolgono entrambi un ruolo fondamentale nelle infiammazioni, nell’immunità nella coagulazione del sangue.
Dov’è il prblema? Questi acidi grassi dovrebbero essere presenti nel nostro corpo in modo equilibrato; per fare un esempio è importante sapere che gli acidi grassi Omega6 sono, per natura, pro-infiammatori, gli Omega3 antinfiammatori; nel corso dell’evoluzione l’uomo ha consumato entrambi in modo equilibrato, oggi invece questo equilibrio si è rotto e propende verso gli acidi Omega6, oltre al fatto che abbiamo diminuito drasticamente l’assunzione di Omega3, il che non è quella che si dice una buona notizia.
Il rapporto che oggi esiste nel consumo di Omega 6 e Omega 3 è di 16: 1. Gli oli vegetali sono le sostanze più ricche di Omega6. Il peggiore è l’acido linoleico che, se assunto in grandi quantità, provoca seri danni alla salute, in quanto ha la capacità di accumularsi nelle membrane cellulari e nelle cellule grasse del corpo. Anche l’acido linoleico possiede nella sua struttura chimica due o più doppi legami che lo rendono sensibile al danno dei radicali liberi, delle molecole reattive che il nostro corpo costantemente produce.
Una dieta equilibrata, costituita soprattutto di antiossidanti ha la scopo di neutralizzare l’effetto dei radicali liberi che, quando in quantità elevate, danno vita allo stress ossidativo. Ebbene l’acido linoleico, in grandi quantità, può contribuire allo stress ossidativo. Un recente studio ha preso in esame volontari a cui è stato somministrato dell’olio di girasole: dopo quattro settimane i marcatori di stress ossidativo sono aumentati in modo significativo mentre erano scesi quelli ematici di ossido nitrico, utile a dilatare i vasi sanguigni e a mantenere stabile la pressione sanguigna.
Uno dei motivi per cui gli oli vegetali hanno goduto di una buona fama per diverso tempo è la loro effettiva capacità di abbassare il colesterolo cattivo, un fattore di rischio per le malattie cardiache. Oggi sappiamo che, allo stesso modo, abbassano anche il colesterolo buono .A questo proposito, per anni, gli scienziati hanno tenuto sotto osservazione pazienti nutriti per molto tempo con oli vegetali.
Questi i risultati:
laddove i partecipanti avevano assunto una quantità equilibrata di Omega3 e Omega 6 si era notato un effetto protettivo; in coloro che invece avevano assunto solo Omega 6 si è visto aumentare del 16% il rischio di incorrere in patologie cardiache.
Oltre ai danni effettivi che gli oli vegetali apportano alla nostra salute va detto che questi ultimi, in cucina, sono un vero disastro vista la loro particolarità di saper reagire con l’ossigeno, il che non avviene solo nel nostro corpo ma anche e soprattutto quando vengono riscaldati; ecco perchè utilizzarli in cucina risulta una pessima idea. Quando riscaldati, infatti, sprigionano dei composti che possono provocare cancro ai polmoni. Gli oli vegetali infatti contengono acidi grassi altamente reattivi che, una volta a contatto con le cellule, contribuiscono a creare danno ossidativo che a sua volta innesca delle reazioni a catena che arrivano fino a intaccare il DNA.
Gli oli vegetali sono sostanze altamente raffinate, il che prevede l’utilizzo di processi chimici aggressivi: il candeggio e l’uso di deodoranti e solventi; gli oli vegetali possono essere considerati, a tutti gli effetti, calorie vuote perchè privati di qualsiasi vitamina o fitonutriente.