Nuovo farmaco che cura l’alcolismo

Dal primo di ottobre sarà disponibile in Italia, presso tutte le farmacie, il primo ed unico farmaco autorizzato in grado di contrastare la dipendenza da alcol: il Nalmefene.

Questo nuovo farmaco, assumibile per bocca al bisogno, è in grado di ridurre il desiderio di alcol provato dagli alcolisti, mettendoli nelle migliori condizioni per iniziare una terapia disintossicante.

Il nuovo farmaco è stato testato in ben tre studi clinici, che hanno visto il coinvolgimento di circa duemila pazienti alcolisti. I soggetti trattati con questo farmaco sono riusciti a ridurre il consumo di alcol del quaranta per cento dopo solo un mese, e di ben il sessanta percento dopo sei mesi.

Fino ad oggi la lotta alla dipendenza da alcol era sempre stata affrontata chiedendo al paziente la totale e drastica astensione dal consumo di alcolici. Questa metodologia era molto difficile da accettare per il paziente e lo costringeva a subire uno stress molto violento e, in buona parte dei casi, non sopportabile nel lungo periodo.Scoperto nuovo farmaco che cura l'alcolismo.

La medicina ha così adottato un approccio più morbido, ma sicuramente più sostenibile, che prevede una riduzione graduale del consumo di alcol. Questo metodo terapeutico è accolto più positivamente dal paziente che si rende più disponibile alla collaborazione, in quanto l’obiettivo diviene più realistico e quindi più accettabile e condivisibile.

La riduzione diventa quindi uno step intermedio verso la completa guarigione, che permette al paziente di acquisire maggiore consapevolezza del proprio stato e maggiore fiducia nel percorso che lo condurrà fuori dal tunnel dell’alcol dipendenza.

Chiaramente la terapia farmacologica dovrà essere solo di supporto ad un trattamento riabilitativo più ampio che prevede che il paziente sia costantemente seguito dal medico e da un psicologo.

L’impatto sociale positivo di un tale farmaco è di notevole importanza se pensiamo a quanto sia diffusa questa dipendenza nel nostro paese, si calcolano circa un mione di casi, e di quanto male sia in grado di procurare ai soggetti ed ai loro familiari.

Sicuramente questo farmaco, oltretutto disponibile in fascia C presso le farmacie, farà si che il numero di alcolisti che decida di rivolgersi alle cure di un medico, al momento pari ad un misero cinque per cento, aumenti con un immediato beneficio sociale e collettivo.

Infatti gli effetti negativi di questa dipendenza non si misurano solo in termini salutistici, anzi è accertato che il danno socioeconomico (perdita del posto di lavoro, calo della produttività, giorni di malattia) sia di gran lunga più rilevante.

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