La mononucleosi è una malattia virale, diffusa soprattutto nei giovani, chiamata comunemente” la malattia del bacio”. Questo appellativo è dovuto al fatto che si trasmette principalmente attraverso lo scambio di saliva. Il virus incriminato è l’Epstein-Barr che appartiene alla famiglia degli Herpesviridiae, responsabile anche della varicella.
La mononucleosi non è una malattie molto grave nè pericolosa ma necessità di attenzioni particolari.
Si diffonde principalmente a causa di una scarsa igiene, quindi bisogna stare attenti a stoviglie, spazzolini e, per quanto riguarda i bambini più piccoli, bisognerebbe ridurre al minimo l’abitudine di mettersi le mani e gli oggetti in bocca.
Il nome mononucleosi lo prende dal fatto che, in caso di contagio, si nota un aumento dei linfociti e monociti (sono cellule del sistema immunitario).
Si presenta con un ingrossamento dei linfonodi del collo e in qualche caso della milza. I sintomi sono quasi simili a quelli di una banale influenza: mal di testa, febbre, malessere generale, ma si risolvono generalmente in qualche settimana.
Non ci sono cure particolari da seguire tranne l’assunzione di antipiretici e analgesici; ciò che bisogna assolutamente evitare sono gli sforzi eccessivi, gli sport, anche fino a due -tre mesi dalla guarigione, per non andare incontro a traumi alla milza.
Come il virus della varicella, l’Epstein-Barr, ha la caratteristica di non abbandonare mai il corpo, una volta contratta l’infezione.
Rimane silente e può risvegliarsi in qualsiasi momento, soprattutto in momenti particolarmente stressanti della vita in cui il livello delle difese immunitarie cala inevitabilmente.
Secondo recenti indagini epidemiologiche si pensa che il 90% della popolazione adulta abbia gli anticorpi contro questo virus e che lo abbia contratto intorno ai 15-25 anni.