Meningoencefalite da zecca: aumentano i casi

In tutta Europa stanno aumentando i casi di meningoencefalite da zecca. Le zone più colpite sono l’Austria, la Slovenia e il Triveneto, anche se in Italia è presente la variante del virus meno dannosa. Parliamo di un particolare tipo di zecca, Ixodes Ricinus, piccolissima, non misura infatti più di 4 mm.

Nonostante le sue ridottissime dimensioni è in grado di trasmettere, attraverso il suo morso, un virus appartenente alla famiglia Flavivirus,che colpisce il sistema nervoso ed è capace di provocare la microencefalite.

Chi viene colpito da questa patologia inizialmente accusa sintomi simili a quelli influenzali, poi, nei casi più gravi, possono comparire febbre molto alta, dolori alla schiena, per arrivare a danni permanenti al sistema nervoso.

Conoscere le zecche può aiutare ad evitarle e a non avere comportamenti che ci possano mettere in pericolo.
Le zecche sono degli acari che appartengono alla famiglia delle Ixodiae, chiamate “zecche dure”, perchè possiedono degli scudi dorsali che nel maschio si estendono su tutta la superficie, nelle femmine solo nella parte anteriore del corpo.Meningoencefalite da zecca: aumentano i casi

Le zecche hanno bisogno di mangiare almeno tre volte al giorno e non è detto che completino tutti i pasti su un unico ospite; possono tranquillamente spostarsi da un posto all’altro. Purtroppo uno dei menu preferiti delle zecche è l’uomo. Il morso della zecca può trasmettere diverse malattie che possono però essere scongiurate rimuovendo l’animale entro 36- 48 ore.

Le zone in cui è più facile trovarle sono i prati, i boschi di latifoglie, e soprattutto ambienti dove sono presenti animali selvatici, veri e propri serbatoi di agenti patogeni. Nelle città i principali trasmettitori di zecche sono cani e gatti. Il massimo del contagio avviene in primavera ed estate. Nel caso in cui si venga morsi, è importante afferrare saldamente la zecca con l’aiuto di una pinzetta, tirandola e ruotandola per non romperla.

Se ciò dovesse succedere bisogna estrarla con un ago sterile. Importantissimo, prima di estrarre la zecca, non applicare nessuna sostanza sulla zona colpita; il rischio è che la zecca abbia un rigurgito e infetti più velocemente il suo ospite. Oltre alla meningoencefalite ci sono altre patologie che le zecche possono trasmettere: la malattia di Lyme, la febbre eruttiva mediterranea, la febbre Q, a seconda del tipo di zecca con cui si è venuti a contatto.

Il consiglio è di prevenire tutto ciò stando attenti quando ci si reca in ambienti a rischio, quindi indossare pantaloni lunghi e scarpe alte, oltre ad usare prodotti insetto-repellenti.

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