Ricercatori dell’IRCCS Ospedale San Raffaele Milano hanno riscontrato, attraverso recenti studi, come la mancanza di ferritina nell’organismo umano sia una delle cause dell’insorgenza di deficit neurologici. Già da tempo era noto come un accumulo di ferro nel sangue fosse sinonimo di diverse patologie neuro degenerative.
Oggi sappiamo che, al contrario, una mancanza di ferro può causare aumento dello stress ossidativo e danni cellulari. Secondo ultimi sondaggi è emerso che a in Italia l’apporto di ferro assunto con l’alimentazione è alquanto scarso e in particolare questo dato riguarda le donne. Le quantità raccomandate per una persona adulta si aggirano più o meno sui 12 mg per i maschi e 18 mg per le donne dato che queste ultime devono compensare il ferro che mensilmente perdono durante il ciclo.
Nello specifico della ricerca si è notato come tra gli adolescenti sono le donne che assumono per esempio meno carne rispetto ai loro coetanei maschi.
La carenza di ferro comporta, oltre a deficit neurologici, tutta una serie di problemi quali astenia, pallore, difficoltà di concentrazione, affaticabilità nello studio e nel lavoro. Generalmente quando questi sintomi compaiono si è di fronte ad una anemia già conclamata e difficile da recuperare. Bisognerebbe quindi prevenirla adottando delle regole alimentari valide per tutti, maschi e femmine.
1) è necessario consumare o a pranzo o a cena, ogni giorno, carne o pesce.
2) ogni giorno due porzioni di verdura, meglio quelle a foglia verde.
3) usare come condimento succo di limone o agrumi, capaci di far assorbire al nostro organismo il ferro di origine vegetale.
4) i legumi andrebbero consumati almeno tre volte a settimana.
5) la pasta ed il pane meglio sceglierli integrali.
6) a colazione, solo cereali piuttosto che prodotti da forno.
7) importante il ferro contenuto nel cioccolato fondente. Una piccola porzione al giorno ci assicurerà anche un umore migliore.