E’ stato divulgato dalla rivista “Nature Neuroscience” uno studio su una proteina prodotta dalle cellule cerebrali, chiamata Arc, che avrebbe un ruolo principe nei processi di apprendimento a lungo termine. Secondo lo studio, questa proteina sarebbe carente in quei pazienti colpiti dal morbo di Alzheimer; di più, sarebbe anche correlata allo sviluppo dell’autismo.
Lo studio è stato condotto su topi, che in presenza di insufficiente produzione della proteina Arc, dimenticavano ciò che avevano appreso di recente.
I ricercatori hanno notato come i soggetti colpiti da Alzheimer deficitavano di questa proteina nell’ippocampo, zona del cervello preposta alla conservazione della memoria a lungo termine.
Le ricerche riguardo questa patologia sono innumerevoli, tanto è vero che è stata divulgata un’altra importante scoperta effettuata dal Medical Center della Stanford University, che ha additato l’invecchiamento biologico come indicatore del rischio di Alzheimer. Hanno dimostrato, infatti, che le donne portatrici di geni a rischio, non sviluppano la malattia, se sottoposte a terapia ormonale.