Un neurologo americano dell’Università di Washington DC, ha messo in relazione il rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer con l’intolleranza che molti soggetti manifestano al glucosio, il cosiddetto prediabete, e la malattia stessa conclamata.
Sono arrivati a questa conclusione analizzando 128 soggetti sani, sottoponendoli a test del glucosio a digiuno e a tre ore dal pasto, scoprendo con sorpresa che molti di loro, pur non avendolo ami sospettato, erano a forte rischio di sviluppare diabete. Di contro molti soggetti affetti da malattia di Alzahimer, avevano una storia clinica precedente di diabete.

Inoltre, il Prof. Turner tra l’altro Direttore del Memory Disordes Program del George TownUniversity Medical Center, si era concentrato sull’effetto del resveratrolo, potente ossidante contenuto per esempio nell’uva rossa, sulla regolazione del glucosio nel sangue. Il resveratrolo, infatti, ha dimostrato capacità di agire direttamente sulle proteine del cervello più o meno come quando ci si sottopone ad una dieta ipocalorica.
Dei 128 soggetti analizzati è risultato che oltre il 43% era risultato sensibile all’intolleranza al glucosio, quindi a rischi diabete e conseguentemente a sviluppare malattia di Alzheimer.
Decidere di iniziare ad adottare una dieta con meno calorie, quindi, e più ricca di sostanze antiossidanti, contenute principalmente in frutta e verdura, ci potrebbe assicurare un minor rischio di sviluppare malattie direttamente collegate all’invecchiamento cellulare di cui forse il diabete è solo una spia.