Per la prima volta in Italia è stato messo a punto un manifesto per i diritti di tutti coloro che soffrono di cefalea. Gli autori SISC, ANIRCEF, FEDERDOLORE, SICD, FERDFARMA, LIC Onlus, Aic Onlus, Al Ce Foundation Onlus. L’obiettivo principale che si pone questa iniziativa è far riconoscere la cefalea, a livello nazionale, come una malattia sociale vera e propria. Lo scopo è di formare personale medico specializzato nella cura di tutti coloro che soffrono di questa patologia, altamente invalidante, in modo da garantire una continuità terapeutica.
Secondo l’OMS la cefalea rappresenta la settima causa mondiale di disabilità e i costi per curarla, in Italia, si aggirano più o meno sui 3,5 miliardi di euro. Di cefalea soffrono per la maggior parte le donne che, molto spesso, dati alla mano, abusano di farmaci che a lungo andare diventano inefficaci ed, in alcuni casi, deleteri per altri organi.
Gli specialisti raccomandano, da sempre, che l’automedicazione è sempre sbagliata. Innanzitutto bisogna sapere che esistono 150 tipi diversi di mal di testa ed è importante conoscere il tipo che ci riguarda per adottare delle soluzioni più efficaci possibile. In genere, si crede che il mal di testa abbia una origine neurologica del tronco encefalico e, poichè le variazioni ormonali possono favorire l’insorgere del dolore, è facile che le più colpite siano le donne.
Sappiate comunque che un uso continuato di farmaci può addirittura peggiorare i sintomi. Gli analgesici più utilizzati per combattere il mal di testa, che spesso presenta un inizio graduale con una progressione inesorabile, sono il paracetamolo e l’ibuprofene. Il paracetamolo va bene di solito per la cefalea ma non per l’emicrania. Si tratta di un farmaco poco aggressivo rispetto ad altri ma del quale non si deve esagerare in ogni caso. L’ibuprofene è un antinfiammatorio non steroideo. Come tutti i Fans non è indicato per tutti i tipi di mal di testa: ce ne sono alcuni adatti all’emicrania altri alla cefalea di tipo tensivo. Prima di assumerli, informatevi presso il vostro medico.