Chi di voi non si è mai infastidito quando il partner invece che prestarci attenzione era tutto intento a guardare il suo cellulare? Chi può ammettere in tutta onestà di non aver utilizzato il proprio cellulare in presenza del proprio partner magari infastidendo con il continuo ticchettare? Ebbene gli inglesi hanno coniato un nuovo termine che definisce questo atteggiamento: il phubbing che secondo la Baylor University è capace di danneggiare le relazioni.
Sono stati condotti due studi separati su un totale di 453 soggetti: il phubbing è stata poi definita “la misura in cui le persone utilizzano o sono distratte dal loro cellulare mentre sono in compagnia dei loro partner”. Avere un compagno che sta sempre attaccato morbosamente al cellulare provoca insoddisfazione nella relazione, nella vita, livelli di depressione più alti. E’ stata poi stabilita una scala che prevedeva alcuni comportamenti comuni.
Il proprio compagno mette sempre il cellulare bene in vista.
Il proprio compagno tiene sempre il cellulare in mano anche in mia compagnia.
Il proprio compagno dà sempre un’occhiata al cellulare anche quando stiamo insieme.
Tra gli intervistati il 46% ha dichiarato che il proprio compagno esagera con il cellulare; il 22,6% ha riferito di provare risentimento; il 36% ha dichiarato di sentirsi depresso; il 32% di essere insoddisfatto della propria relazione.
Se un partner usa per troppo tempo il cellulare può rendere l’altro molto infelice. Ma forse la domanda giusta dovrebbe essere: e se chi abusa del cellulare lo facesse perchè infelice? Chi spende molto tempo al cellulare dovrebbe mettere in conto che il proprio partner potrebbe non essere soddisfatto del rapporto e considerarlo come un avvertimento. Un’altra domanda da porsi sarebbe questa: ma davvero un oggetto come il cellulare è in grado di influenzare o meno la nostra felicità.