Coldiretti e Censis hanno da poco reso noto il risultato di un sondaggio relativo alle abitudini alimentari degli italiani, in particolare riguardo i cosiddetti spuntini fuori pasto. E’ emerso come per due italiani su tre questo rappresenti un momento a cui è difficile rinunciare; infatti il 63% degli intervistati consuma uno spuntino tra la colazione ed il pranzo, il 52,2% mangia qualcosa anche nel pomeriggio.
In effetti, a metà mattinata, un certo languore di stomaco si avverte e molto spesso ci sentiamo un po’ privi di concentrazione e deboli. Questo è il segnale che il nostro corpo ci invia perchè ha bisogno di una ricarica. Ciò che bisogna evitare è di non far diventare i fuori pasto molto pesanti dal punto di vista calorico; dovranno essere , quindi, bilanciati, in modo da mantenere costante la curva glicemica fino all’ora di pranzo, scongiurando impennate glicemiche pericolose. Ridurre i picchi glicemici scongiura il rischio di infiammazioni e malattie.
Poichè, quindi, a metà mattina, è fisiologico che la curva glicemica inizi a scendere, dobbiamo darle una piccola spinta. Mangiare un frutto, da solo, è sempre sbagliato per il semplice motivo che lo zucchero in esso contenuto, entra subito in circolo, facendo impennare la glicemia che poi altrettanto velocemente precipita.
Il trucco per catturare l’insulina è di mangiare insieme alla frutta un po’ di formaggio, per esempio il grana. Se, poi, non siamo a casa e non abbiamo voglia di portarci dietro tanta roba, ci risulteranno comode delle barrette bilanciate. Il loro vantaggio è di fornire carboidrati che non alzano la glicemia e nel contempo offrono una giusta dose di proteine del latte e calorie provenienti dai grassi.
Ricordiamoci sempre, poi, che è importante non lasciare il nostro corpo a digiuno per più di tre ore; solo così si eviterà che andando in riserva, accumuli grasso. Inoltre mangiare poco e spesso non affatica lo stomaco che, utilizzando meno sangue, lo lascerà disponibile per il cervello che, più irrorato, darà prestazioni di migliore qualità.