La musica classica fa bene al cuore

Prescrivere l’ascolto di musiche come il Va Pensiero di Verdi, il Nessun Dorma di Puccini o la Nona sinfonia di Beethoven potrebbe essere ciò che i medici faranno da ora in poi per coloro che soffrono di cuore.

Questo è quanto suggerito da una recente ricerca presentata al British Cardiovascular Society di Manchester. Ascoltare musica classica per almeno 10 secondi corrisponderebbe ad un calo della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca. Oltre alle musiche già citate ha ottenuto gli stessi risultati l’ascolto dell’Ave Maria di Schubert in latino; la traduzione in italiano non ha sortito lo stesso effetto perchè ne alterva il ritmo.

Ad essere presi in considerazione sono stati degli studenti a cui è stato chiesto di ascoltare prima della musica classica lenta poi le Quattro Stagioni di Vivaldi che, avendo un ritmo più veloce, non ha sortito lo stesso effetto. Lo studio conferma che la musicoterapia rimane un metodo semplice ma estremamente efficace per trattare chi soffre, per esempio, di ansia. “La nostra ricerca ha fornito una migliore comprensione di come la musica, in particolare certi ritmi, può colpire il cuore e i vasi sanguigni” Così ha spiegato il Professor Jeremy Pearson, direttore medico della British Hearth Foundation, confermando un recente studio del 2013 che aveva preso in esame pazienti colpiti da malattie cardiache divisi in due gruppi ai quali è stata proposta della ginnastica senza musica, mezz’ora al giorno, o l’ascolto di musica classica durante l’esercizio. Gli ultimi hanno migliorato la loro funzione cardiaca e la loro capacità di movimento del 39%.