Uno studio pubblicato un po’ di tempo fa su una nota rivista, New England Journal of Medicine aveva sostenuto che l’uomo, così come era fatto, non fosse pronto a nutrirsi di cereali, legumi, latticini, patatine e così via.
Gli scienziati sostenevano che tutti questi alimenti, essendo subentrati solo” recentemente”, 10.000, anni fa, non fossero adatti ad una dieta equilibrata.
In particolare, il Professor Loren Cardain, docente del Dipartimento di Salute e Scienze motorie della Colorado University, sosteneva che sarebbe stato necessario tornare ad alimentarsi così come lo facevano gli uomini preistorici che, per natura, erano cacciatori e raccoglitori. Si nutrivano, quindi, di frutta, verdura, carne, pesce, uova, noci, tuberi, semi.
Si cominciò a parlare, dunque, di una” dieta paleolitica” che aveva come maggior pregio quello di far perdere peso. La caratteristica di questa dieta sta nel fatto che si assumono molti grassi, non certamente quelli derivati da alimenti fritti, ma da carne, pesce, frutta secca, semi oleosi. Ciò che viene ridotto considerevolmente sono i carboidrati. Secondo i fautori della dieta paleolitica 150 gr di carboidrati al giorno, sarebbero una quantità più che sufficiente; carboidrati che, però, vanno assunti attraverso il consumo di frutta e verdura.
Poichè questi alimenti ne contengono quantità davvero misere va da sè che non esiste un limite nelle quantità da consumare. Chi segue una dieta paleolitica mangia quando ha tempo, quando ha fame, quano ha voglia. In pratica come facevano gli uomini paleolitici che si regolavano con lo stomaco piuttosto che con l’orologio. Gli uomini paleolitici, inoltre, mangiavano quando ne avevano il tempo, per cui, seguendo il loro stile di vita, digiunare un giorno non ci farà stare male.
Il corpo umano è infatti più programmato per un digiuno che per una grande abbuffata. Se volessimo coniare una slogan per le abitudini di vita dei nostri antenati potremmo optare per questo:” Mangiare meno, mangiare meglio”.
Ma cosa mangiavano gli uomini paleolitici?
1) il pesce, sia di mare che di acqua dolce.
2) la frutta: fichi, datteri, uva, tutta utilissima per fare il pieno di energia immediata.
3) i cereali, dato il ritrovamento di spighe di orzo e di farro.
4) le olive, ricche di grassi mono e polinsaturi, insieme a tutta la frutta con guscio.
5) la carne: gazzelle, uccelli acquatici, cervi. Per noi andranno bene pollo e tacchino.
Proviamo ad immaginare un uomo paleolitico ai nostri tempi: cosa sceglierebbe per pranzo?
Spaghetti di zucca al ragù; insalata di tonno, pomodori, olive, cipolla; hamburger con foglie di lattuga; frutti di bosco; pistacchi.
Non dimentichiamoci poi che gli uomini paleolitici camminavano e anche tanto, trasportavano oggetti pesanti, per cui sicuramente possedevano muscoli potenti; per catturare le prede avevano bisogno di fare degli scatti repentini che aumentavano il metabolismo; facevano gruppo e ciò stimolava la produzione di endorfine, potenti antistress.
Allora chi era più avanti, in quanto a stile di vita? noi o loro?