Interazione farmaci e fitoterapia

Che le erbe siano utili per curare molti disturbi non è una novità; sono in grado, infatti, di agire sul nostro metabolismo e modificarlo. Proprio per questo motivo, però, bisogna usarle con cautela, soprattutto quando si fa un uso sistematico di farmaci per curare una patologia specifica.

Tutto ancora non si sa sulle erbe e sulle loro potenzialità ma alcune controindicazioni che possono dare, usate in concomitanza con dei farmaci, si conoscono da tempo.
Recentemente è stata pubblicata una ricerca su questo argomento, pubblicata poi sulla rivista “International Journal of Clinical Practice”, secondo la quale, le interferenze causate dall’uso associato di farmaci ed erbe sono, in genere, di entità moderata.

In particolare queste ultime interferirebbero solo con l’assorbimento del principio attivo del farmaco, riducendolo o aiutando l’organismo ad espellerlo attraverso l’urina o le feci.
Un esempio per tutti è rappresentato da quei soggetti diabetici o ipertesi che vedrebbero vanificata l’assunzione dei farmaci abituali.

Un occhio di riguardo dovrebbe essere rivolto ai bambini, in quanto, poichè possiedono un metabolismo diverso da gli adulti, reagiscono in maniera più eclatante.
L’impatto maggiore che hanno le piante si riscontra sui livelli di glicemia:i più incriminati sono la liquirizia, il cacao, lo zenzero, l’aloe perchè riescono a far oscillare notevolmente il livello di glucosio nel sangue.Interazione farmaci e fitoterapia

Se si soffre di problemi di coagulazione del sangue lo zenzero e il ginkgo biloba possono esporre a rischio di emoraggie. Piante come il trifoglio rosso, la discorrea messicana, che contengono un ormone, il DHEA, possono interferire con l’uso della pillola anticoncezionale, vanificandone gli effetti protettivi.
In ogni caso, prima di assumere piante medicinali, è sempre bene consultarsi con il proprio medico e stare comunque attenti a qualsiasi reazione strana provochino.

Il consiglio, in caso di assunzione, è di utilizzare sempre prodotti titolati e standardizzati. La titolazione è l’analisi delle quantità di principio attivo presente nella pianta, che ci da la certezza dell’effetto positivo da questa prodotto.
La standardizzazione da la garanzia che il prodotto assunto, in pillole o opercoli, corrisponda al valore riportato in etichetta.

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