Secondo gli esperti la fine di gennaio e l’inizio di febbraio rappresenteranno il periodo di maggiore diffusione del virus influenzale. Già molti nelle scorse settimane sono stati costretti a letto e si prevede che altri seguiranno a ruota, almeno fino ai prossimi quindici giorni.
Solo chi si è vaccinato per tempo è riuscito a scansare i fastidiosi sintomi influenzali che prevedono mal di gola, febbre, dolori articolari e, qualche volta, intestinali. Nonostante quest’anno l’influenza sia stata meno aggressiva degli anni precedenti, in quanto causata da virus già conosciuti, i bambini e gli anziani con sistema immunitario più debole ne hanno fatto le spese.
La raccomandazione è di non ricorrere subito all’utilizzo di antibiotici e di evitare il “fai da te”.
Si stima che l’Italia sia il maggiore consumatore di antibiotici seconda solo alla Grecia. Molto spesso, però, il principio attivo contenuto negli antibiotici non ha nessuna azione contro il virus, per cui il loro inappropriato utilizzo causa più danni che benefici. Gli antibiotici andrebbero utilizzati solo in caso di otiti, sinusiti, tonsilliti, polmoniti e comunque sempre chiedendo il parere del medico.
Attenzione poi all’interazione che gli antibiotici possono avere con alcuni alimenti: le tetracicline per esempio dovrebbero essere assunte lontane da prodotti lattei, in quanto ne diminuiscono l’efficacia; il succo di pompelmo va sospeso fino al termine della cura perchè potenzia l’effetto dell’antibiotico e ne aumenta gli effetti collaterali.
Utilizzate, in caso di assunzione di antibiotico, sempre un gastroprotettore. Ogni tanto durante la giornata succhiate una caramella allo zenzero, contrasterà la nausea.
Insieme all’antibiotico fatevi prescrivere dei fermenti lattici per preservare la vostra flora intestinale.