La vera influenza ha iniziato a circolare a metà gennaio mettendo a letto 4,5 milioni di italiani. Quest’anno il ceppo virale è costituito da tre virus A H1N1 California, A H3N2 Victoria e il ceppo B Massachussetts che rappresenta la vera variante. Essendo i primi due ceppi già conosciuti, si stima che la popolazione adulta sia riuscita a riconoscerli e quindi ad ammalarsi in maniera più blanda. I bambini, specie i più piccoli invece, risultano i più colpiti, oltre agli anziani affetti da malattie croniche e quindi con difese immunitarie più basse.
La previsione è che l’ondata influenzale non si arresterà fino alle prime settimane di febbraio costringendo a letto numerosi soggetti. Il dato incoraggiante è che quest’anno la campagna vaccinale ha riscosso molto più successo degli anni precedenti; molti hanno aderito alla campagna di prevenzione e si sono tutelati per tempo specie le categorie più a rischio, personale medico, anziani, donne in gravidanza o bambini con patologie croniche quindi immunodepressi. Per chi lo volesse si è ancora in tempo a vaccinarsi ancora per qualche giorno.
Considerate che assieme al virus dell’influenza in questo periodo saremo più facilmente esposti a sindromi parainfluenzali di cui i maggiori responsabili sono gli sbalzi di temperatura che porterà ala comparsa di sintomi quali raffreddore, tosse, dolori intestinali, accompagnati spesso da febbre elevata e repentina. Premunitevi adottando delle regole comportamentali valide per tutto l’anno ma specie in questa stagione.
Consumate molta frutta e verdura cruda, bevete almeno due litri di acqua al giorno per mantenere le vie respiratorie ben pulite ed idratate. In caso siate colpiti da sintomi influenzali evitate di recarvi al lavoro o a scuola per qualche giorno per evitare una maggiore diffusione del virus. Riposate, coccolatevi con infusi caldi, soggiornando in ambienti non troppo caldi e ben arieggiati.