Una recente ricerca condotta dall’UC Davis Mind Institute ha dimostrato come adottare una speciale terapia in bambini di età compresa tra sei e 15 mesi di vita, quando constatati alcuni sintomi imputati all’autismo, riesca ad aiutarli nel loro sviluppo futuro. Il nome della terapia è “Infant Start” la cui autrice principale è la Dott.ssa Sally J. Rogers.
Lo studio è stato pubblicato online sul “Journal of Autism and Development Disorders”.
Il metodo “Infant Start” ha come obiettivo di insegnare ai genitori a sollecitare il proprio bambino quando nasce il dubbio che possa essere stato colpito da autismo. In che modo: osservando il bambino e soprattutto i suoi atteggiamenti quotidiani compresi i momenti dedicati al gioco e cercando di imitarlo per interagire con lui il più profondamente possibile.
Secondo gli esperti l’arma vincente potrebbe essere proprio la tempestività di tali atteggiamenti; molto spesso infatti, e come dare loro torto, i genitori tendono quasi a ignorare il problema quasi che, non parlandone o facendo finta che non ci sia, si possa, in qualche modo scongiurare.
I risultati sembrano ad ora aver dato risposte promettenti e incoraggianti: sei dei sette bambini trattati con questo metodo innovativo hanno dato risposte positive migliorando le loro performance.