Uno studio pubblicato di recente ha cercato di dimostrare che non sempre l’indice di massa corporea, ovvero il calcolo che si fa confrontando il peso con l’altezza, può essere il metodo per valutare chi è sano e chi non lo è.
Secondo gli scienziati l’indice di massa corporea offre un quadro piuttosto incompleto riguardo a questo argomento. Sono state reclutati per lo studio dei militari svedesi di scarsa forma fisica che presentavano tre volte più di altri la probabilità di sviluppare diabete di tipo 2 indipendentemente dal loro indice di massa corporea.
Tra coloro che sono risultati a rischio infatti comparivano anche soggetti che secondo gli attuali criteri potevano essere considerati in forma normale. In Canada è stato svolto lo stesso esperimento che si è concentrato maggiormente sulle donne scoprendo che anche quelle che rientravano in un peso normale, con una quantità di grasso superiore appena al 20% dei criteri normali, avevano molte probabilità di ammalarsi.
Allo stesso modo quelle che secondo i criteri standard erano considerate sovrappeso o addirittura obese stavano meglio. L’invito degli scienziati è rivolto ai medici che dovrebbero ritenere non sufficiente la misurazione dell’indice di massa corporea per valutare la salute di un individuo.
Chi rientra in un peso forma non vuol dire che sia sano se risulta in qualche modo flaccido e fuori forma così come chi possiede qualche chilo in più non vuol dire che stia peggio degli altri.
Molte volte l’aumento di peso dipende dalle dimensioni della massa muscolare e non dal grasso per cui non mette a rischio la salute perchè non in grado di aumentare le infiammazioni causa principale di malattie cardiovascolari.
Si scopre così che probabilmente ciò che abbiamo considerato grasso fino ad oggi potrebbe essere in realtà normale. Rimane una certezza, che la prevenzione al sovrappeso è importantissima ma ci si dovrebbe concentrare, più che sul peso, nella misurazione della composizione corporea e monitorarla costantemente per cercare di convertire i grassi in massa magra.