E’ di pochi giorni fa la pubblicazione di un puzzle elaborato da Gergely Dudas sul proprio profilo Facebook. Il puzzle si chiama Dudolf ed è comparso con questo sottotitolo: “C’è un Panda tra loro! Riuscirai a trovarlo?”.
Da quel momento in poi è diventato un tormentone. L’immagine è composta da file e file di pupazzi di neve disegnati tutti a mano, tutti dotati di occhi neri e naso di carota. Alcuni di essi hanno cappelli e sciarpe colorati che interrompono la monotonia del disegno. Tra di loro, nascosto, si trova un piccolo Panda.
Si tratta di una illusione ottica, ovvero di qualcosa che crea una interferenza tra la vista e la sua percezione da parte del cervello. Quando si guarda questo tipo di immagini il nostro cervello è come se fosse in qualche modo ingannato, abituati come siamo ad osservare immagini sempre semplici e familiari. In presenza di una immagine in cui è stato nascosto qualcosa e che si può visualizzare in diversi modi, il nostro cervello fa fatica a riconoscere l’intrusione. Ecco perchè qualcuno può osservare l’immagine per ore senza riuscire a trovare l’intruso.
Le immagini di questo tipo sono progettate, di solito, per rafforzare la nostra percezione visiva globale. Sono per di più un modo divertente per capire se siamo abbastanza perspicaci. L’immagine del Panda è riuscita a confondere tantissime persone; alcuni hanno impiegato ore a trovarlo, altri hanno rinunciato, non è mancato chi l’ha trovato subito. Provate anche voi!
