Il disturbo bipolare è una sindrome di interesse psichiatrico caratterizzata dall’alternanza di periodi di depressione e periodi di iperattività facilmente definibili maniacali.
Secondo un recente convegno tenutosi a Roma sui disturbi bipolari una persona su due colpita da questa patologia soffre di altri disturbi psichiatrici, primi fra tutti ansia e abuso di alcol e droga.
Solo in Italia a soffrire di questo disturbo sono circa un milione di persone. I dati sono approssimativi perchè molto spesso i sintomi vengono scambiati spesso solo per depressione e, purtroppo, a volte passano anche dieci anni prima che si riesca a riconoscerli e a curarli adeguatamente.
Il disturbo bipolare può presentarsi in due forme: di tipo 1 e di tipo 2.
Il disturbo bipolare di tipo 1 manifesta episodi maniacali ricorrenti alternati a frequenti episodi depressivi.
Il tipo 2, invece, è molto più subdolo in quanto gli episodi maniacali non sono molto evidenti al contrario di quelli depressivi alquanto accentuati. Ecco perchè molto spesso viene confusa con depressione maggiore.
L’identikit del malato bipolare corrisponde, molto spesso, ad un adolescente di solito socievole che conduce una vita normale che, però, all’improvviso non esce più di casa e passa le sue giornate a letto senza forza.
Non dorme anche se continua a svolgere bene le sue attività scolastiche. Il disturbo bipolare non conosce distinzioni di sesso ma nelle donne sono più frequenti gli episodi depressivi.
Per curare il disturbo bipolare è importante, quindi, riconoscerlo tempestivamente: oggi l’esame più accreditato consiste nella PET del cervello; per effettuarla viene utilizzato del glucosio, somministrato per via endovenosa, che fornisce immagini colorate. Questo metodo riesce a valutare lo stato dei neuroni e capire quali aree cerebrali sono maggiormente sofferenti.
Per quanto riguarda le cure attualmente la più diffusa è la quetiapina, un antipsicotico capace di agire sulla dopamina nelle fasi maniacali e la norquetiapina che, agendo sulla serotonina e sulla noradrenalina, agisce come antidepressivo.
Vengono utilizzati, inoltre, stabilizzatori dell’umore, i sali di litio, e gli antiepilettici, il valporato di sodio associato ad antidepressivi.