Il mese di settembre-ottobre coincide con l’inizio delle scuole e con una serie di problemi a cui vanno incontro i bambini e di conseguenza i genitori. La conseguenza di contatti troppo vicini tra bambini è il proliferare di germi e batteri che facilmente circolano nelle scuole. Tra questi ci sono anche i pidocchi. I pidocchi sono dei parassiti, non più grandi di 3 mm, frequenti nei bambini specie nella fascia di età che va dai 3 agli 11 anni.

I pidocchi si nutrono di sangue e prediligono quello del cuoio capelluto. Bisogna sfatare alcuni falsi miti: i pidocchi non è vero che sono sinonimo di sporcizia per cui se il vostro bambino è stato infettato non è il caso di vergognarsi, perchè può capitare a tutti. I pidocchi prediligono i capelli chiari , la struttura di quelli più scuri non li attira particolarmente.
In caso di pidocchi non bisogna usare il phon a temperature elevate, sperando di ucciderli, in quanto i pidocchi amano il caldo.
I pidocchi colpiscono anche gli adulti.
Gli animali domestici non trasmettono i pidocchi in quanto questi parassiti si nutrono solo di sangue umano. In caso di presenza di pidocchi già dopo il primo trattamento i bambini possono tornare a scuola.
Ci sono delle abitudini che favoriscono il proliferare di questo parassita e cioè spazzolarsi troppo i capelli, grattarsi in testa, usare pettini e spazzole degli altri, poggiare la testa su poltrone sporche o indossare cappelli appartenenti ad altre persone.
I pidocchi, al contrario di quanto molti pensano, non volano bensì si diffondono solo attraverso il contatto diretto con capelli od oggetti infetti.
Il pidocchio femmina, provvisto di 6 zampe, si attacca al fusto dei capelli attraverso la propria saliva e depone le uova, le lendini.
Le lendini sono resistenti sia all’acqua che alla spazzola e dopo 2 settimane diventano pidocchi.
Cosa fare in caso si sospetti la presenza di pidocchi? Innanzitutto lavare accuratamente tutti gli indumenti che ha utilizzato il bambino poi usare delle apposite lozioni per debellare il problema. Fino a non molto tempo fa era abitudine rasare a zero la testa del bambino. Serve solo a creare ulteriore imbarazzo al piccolo altre al disagio che già prova.
I comuni prodotti oggi utilizzati sono sufficienti a risolvere il problema in poco tempo in quanto capaci di provocare la paralisi e la morte di pidocchi e lendini. Chi non volesse utilizzare sostanze chimiche, facilmente reperibili in farmacia, può optare per prodotti naturali a base di scorza di salice, timo, lavanda o rosmarino. Basta applicare il prodotto sui capelli e successivamente passare un pettine a denti molto stretti per eliminare il parassita; importante poi ripetere l’operazione dopo 7-8 giorni per essere sicuri di aver eliminato tutte le uova.
Fino a qualche anno fa era obbligatorio denunciare la presenza di pidocchi sulla testa dei bambini, oggi quest’obbligo non c’è più anche se è raccomandato avvisare quantomeno la scuola in presenza del problema. Si ipotizza che in Italia la presenza di pidocchi riguardi il 2,5% della popolazione, il 25% in Gran Bretagna e il 48% in Francia.