Chi ha già dei figli più grandicelli lo sa già, chi ha un bambino di sei anni lo imparerà presto: l’ingresso alle elementari cambia un po’ tutto. Se fino all’anno scorso i nostri bambini frequentavano l’asilo, fatto solo di giochi e divertimento, da ora in poi vedranno cambiare la loro realtà e noi con loro. Anche se può sembrare esagerato è importante porre delle basi solide in modo che i cinque anni che dovranno affrontare scorrano senza grandi intoppi. Il nostro compito, insieme agli insegnanti, è di rendergli questo percorso più semplice possibile instaurando fin da subito delle semplici ma fondamentali regole.

Iniziamo dagli aspetti più pratici: la colazione. Costituisce un momento fondamentale della giornata del bambino. Molti hanno la pessima abitudine di saltarla rischiando così di rendere di meno e facendo fatica a concentrarsi. Fondamentale bere del latte o in alternativa lo yogurt accompagnato magari da un frutto o una spremuta. La sera bisogna che imparino ad andare a letto presto. Basta cartoni animati fino a tardi, playstation, tablet. Importantissimo dormire almeno nove ore a notte pena passare la mattina sonnolenti e svogliati.
Per aiutarli a mantenere la mente sveglia ed allenata possiamo somministrare loro della pappa reale per un paio di mesi 1 o 2 cucchiaini la mattina a digiuno. Preferite sempre quella fresca. Lo zaino: è importante i primi giorni spiegargli come tenerlo in ordine per poi dopo qualche settimana lasciare questo compito a lui. Doveroso preparare la cartella la sera, dopo aver finito i compiti, e non la mattina di fretta e furia.
Quando tornano a casa sarà il momento di parlare della loro giornata. Evitate di fare un interrogatorio: sarebbe preferibile chiedergli come sta; starà poi a lui raccontare eventi positivi e negativi.
I compiti a casa, per la verità molto semplici il primo anno, necessitano comunque del loro impegno. Abituiamoli a studiare da soli magari gironzolandogli intorno e interveniamo solo quando li vediamo davvero in difficoltà. Molte volte il nostro metodo può risultare diverso da quello adottato dall’insegnante, quindi potremmo rischiare di far più male che bene.
Qualunque sia il risultato che ottengono nei primi mesi di studio è importante far sentire loro la nostra presenza o con l’elogio o con il capire quali difficoltà ha incontrato. Fondamentale che entrambi i genitori instaurino un buon rapporto con le insegnanti al fine di collaborare ed attuare la stessa line di condotta. Vogliamo riportare l’augurio di un filosofo e pedagogista austriaco rivolto ai vostri bambini:
“Di cuore auguro ad ogni bambino un maestro verso il quale possa sentire una profonda venerazione.
E ad ogni bambino auguro di ricevere un’educazione che fa diventare veri uomini, un’educazione che permette a tutto ciò che c’è in ognuno di bello e di buono di sbocciare come un fiore all’aria aperta” (R. Steiner).