Glioblastoma cura, speranze per una nuova terapia

Alla McGill University di Montreal è stata fatta una scoperta molto importante che riguarda una patologia che, per quanto non tra le più comuni, risulta la più diagnosticata quando si parla del cervello: il glioblastoma. Ricercatori americani, guidati da un giovane neurochirurgo italiano Alessandro Perin, sono riusciti ad identificare due proteine che sono le responsabili delle recidive di questa neoplasia.

Il glioblastoma è un particolare tipo di cancro al cervello per il quale, fino ad oggi, non è stata trovata la cura per sperare di debellarlo. I motivi sono tanti: innanzitutto il cervello rappresenta l’organo nobile per eccellenza del nostro corpo per cui la natura ha provveduto a proteggerlo a dovere ed, in questo caso, risulta poco raggiungibile anche da quei farmaci, cosiddetti antitumorali, che, a fatica, riescono a superare la barriera ematoencefalica; in più, il glioblastoma ha la “terribile” capacità di autorigenerarsi, di autoalimentarsi, costruendo da solo nuovi vasi sanguigni, anche partendo da pochissime cellule. Questo il motivo per cui, anche dopo intervento chirurgico, radioterapia e chemioterapia, che rappresentano le cure standard fino ad oggi, è molto probabile che dia una recidiva.

Il Dott Perin ha scoperto due proteine, FOXG1 e Grougho/TLER , che convivono all’interno del tumore e gli danno forza; non solo, essendo cellule staminali, riescono a sfuggire all’azione dei farmaci tumorali, si annidano nel tessuto cerebrale sano e, anche a distanza di tempo, danno vita a recidiva. Averle individuate significa poter iniziare a pensare a dei farmaci creati appositamente per spegnerle, come se fossero degli interruttori.

Orgogliosi che questa scoperta sia avvenuta grazie a un medico italiano, la speranza è che al più presto si renda disponibile una cura per tutti coloro che in questo momento stanno lottando contro questa terribile patologia. Un motivo in più per aderire alle compagne di sensibilizzazione a favore della ricerca che si adopera ogni giorno per dare una speranza a tutti coloro che aspettano e in attesa di una cura che “deve” arrivare.

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