Una ricerca olandese, svolta dall’università di Utrecht, ha analizzato un campione di soggetti che non presentavano disturbi di tipo alimentare e alcuni anoressici per studiare il comportamento che questi assumevano durante lo svolgimento di normali operazioni giornaliere.
In particolare è stato chiesto loro di passare attraverso una porta semiaperta, cambiando di volta in volta il grado di apertura. Hanno notato come i soggetti sani ruotavano le spalle in presenza di una apertura del 25% più grande della lunghezza delle loro spalle, quelli anoressici, al contrario, reputavano giusto ruotare le spalle a 40%, cioè una misura esageratamente più ampia.
Ciò che si è capito è che chi soffre di disturbi alimentari non ha una visione realistica delle proporzioni del proprio corpo, valutandolo più grasso e più largo di quello che in realtà è. E’ stata una conferma ulteriore che l’anoressia, così come la bulimia, non è un problema fisico ma bensì mentale. Chi soffre di disturbi dell’alimentazione, vede il proprio corpo in maniera diversa da come appare realmente; ecco perchè nonostante i consigli e i giudizi degli altri, continua a rifiutare il cibo, cercando di assomigliare a dei modelli assurdi e soprattutto irraggiungibili.
In poche parole gli anoressici è come se vedessero il mondo attraverso delle lenti che distorcono completamente la realtà, con il risultato di muoversi come se pesassero 70 chili quando invece, alcune volte, non raggiungono neanche i 40.
Purtoppo questo disturbo riguarda, nella maggior parte dei casi, soggetti giovani le cui cause vengono da lontano, da traumi o situazioni vissute molto spesso nell’infanzia che non sono state metabolizzate a dovere. I genitori, molte volte, sembrano non accorgersi di niente fino a quando il problema non diventa patologico.
Sono loro i primi che invece dovrebbero cogliere i primi segnali di disagio dei ragazzi, donne in particolare. Uno scarso rendimento scolastico, una svogliatezza in qualsiasi attività, un isolarsi dai coetanei e soprattutto il rifiutare il cibo proposto in tavola, una volta escluse cause organiche, dovrebbero far suonare in un genitore i primi campanelli d’allarme. L’anoressia è una malattia dell’anima, che si manifesta per esprimere disagi molto più importanti che la voglia di indossare una taglia in meno di pantaloni.