Domenica 5 maggio sarà celebrata la XII giornata nazionale per l’epilessia. L’epilessia è un disturbo del cervello di cui soffrono più persone di quanto si immagini e, purtroppo, i più colpiti sono bambini e adolescenti.
Nonostante la grande diffusione di questa malattia, non se ne parla abbastanza e non tutti possiedono le conoscenze giuste per poterla affrontare. La conseguenza più grave è che, mancando le conoscenze, un bambino colpito da una crisi epilettica potrebbe non ricevere il supporto necessario. Un recente studio, Perfect, ha esaminato le metodiche di intervento in diversi paesi: la Francia, la Germania, l’Italia, la Spagna, la Svezia e l’Inghilterra.
Ci sono molte conoscenze sbagliate circa le prime manovre di soccorso in caso si assista ad una crisi: al contrario di quanti molti farebbero, non è opportuno inserire qualcosa nella bocca del malcapitato. Al contrario, in caso di crisi convulsiva che dura più di 5 minuti, è opportuno somministrare un farmaco di emergenza.
I genitori questo lo sanno, ma a scuola, per esempio, le insegnanti sono restie ad agire in questo senso, per mancata informazione e qualche volta per paura di assumersi una responsabilità così grande.
Il problema è che in questi casi anche due minuti possono fare la differenza e pregiudicare il buon esito della crisi. Per chi fosse interessato all’argomento è possibile consultare il sito della LICE (LEGA ITALIANA CONTRO L’EPILESSIA).